Hanno l’aspetto rassicurante ed a volte, come nel caso accaduto nel reggiano, portano al seguito i loro piccoli figli, fermano le persone per strada mostrando anelli o collane in similoro che vengono spacciati per costosi preziosi che propongono a poco prezzo. Insistono per far provare i preziosi alle loro vittime e poi agiscono: sfilando con destrezza collane o anelli indossati da chi fermano e quindi fuggono. Proponendo quindi oggetti che non valgono niente si impossessano dei preziosi che i loro occhi, da perfetti intenditori, notano indossati dalle loro vittime. A Castellerano, comune del comprensorio ceramico reggiano, non solo l’escamotage non è andato a buon fine ma il tempestivo intervento dei Carabinieri della locale Stazione ha permesso di assicurare alla giustizia i tre furboni. Con le accuse di tentato furto aggravato e tentata truffa i Carabinieri della Stazione di Castellarano hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia due donne rumene di 34 e 30 anni ed un loro connazionale 30enne, tutti senza fissa dimora, sequestrando a loro vari anelli di oro falso che utilizzavano per raggirare e derubare le loro vittime.

L’origine dei fatti lo scorso pomeriggio quando il terzetto, con al seguito un bambino di 4 anni, a bordo di un’autovettura Opel Astra ha raggiunto l’area di servizio lavaggio auto posta nelle pertinenze di un distributore di benzina del comune di Castellarano. I tre dapprima hanno cercato di piazzare anelli in oro falsi spacciandoli per veri ad alcuni camionisti, per poi una ragazza del gruppo cercare di vendere analoghi anelli ad una donna insistendo affinché li provasse. Nonostante i reiterati dinieghi la ragazza cercava di fargli provare gli anelli e nel contempo tentava di sfilare un anello in oro con brillanti posseduto dalla vittima che resasi conto di quanto accadeva ritirava immediatamente la mano. Nel contempo è giunta una pattuglia dei Carabinieri di Castellarano allertati da alcuni cittadini che ha provveduto all’identificazione ed al controllo degli stessi.

Nel bagno dell’autolavaggio è stato rinvenuto un anello abbandonato dai tre nell’atto di allontanarsi all’arrivo dei militari, mentre ulteriori anelli di oro falso sono stati rinvenuti nella disponibilità di una delle due donne e dell’uomo. Alla luce dei fatti accertati per i tre cittadini rumeni è scatta la denuncia.