Dopo un approfondito iter di incontri, consultazioni e sopralluoghi sta per arrivare al traguardo il progetto di fare delle ex scuole Marconi la casa delle associazioni. Nei prossimi giorni arriverà in Giunta comunale la delibera che definisce l’utilizzo del fabbricato di via Nonantolana 7 quale “Casa delle associazioni” assieme allo schema di concessione in uso degli spazi e del progetto di manutenzione ordinaria del fabbricato.
Ad annunciarlo è l’assessore comunale al Patrimonio Fabio Poggi che circa un anno fa aveva lanciato la proposta di utilizzare l’edificio dismesso e ormai inadeguato alle esigenze didattiche per far fronte alle richieste di spazi avanzate da diverse associazioni locali. La proposta è stata apprezzata e nei giorni scorsi le associazioni interessate hanno firmato il pre-accordo che definisce l’adesione, lo spazio richiesto da ognuna, il relativo canone di locazione e la spesa forfettaria per l’utilizzo degli spazi comuni, oltre che per le spese di acqua e riscaldamento.
“Delle 15 associazioni presenti all’incontro che si è svolto il mese scorso e in cui abbiamo definito il pre-accordo – afferma l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi – 14 hanno firmato la proposta. Solo una si è tirata indietro, ma in questi ultimi mesi sono arrivate nuove richieste e la prossima settimana mi incontrerò con altre quattro associazioni interessate a fare delle ex Marconi la propria sede”.
Ad abitare nell’edificio di via Nonatolana dovrebbero essere: Amici della musica Mario Pedrazzi, associazione Artisti Drama, Anpd’I (Associazione nazionale paracadutisti d’Italia – sezione di Modena), associazione Arianna – guide e accompagnatori turistici di Modena e provincia, Ensemble Mondolinistico Estense, Federconsumatori di Modena, associazione Giovani diabetici di Modena, sezione provinciale Ens (Ente nazionale per la protezione e l’assistenza sei sordi), Avca (Associazione volontari comitati anziani) e coordinamento provinciale Ancescao (Associazione nazionale centri sociali anziani e orti).
“Ormai è tutto pronto – aggiunge Esarmo Righini, presidente del coordinamento provinciale Ancescao che è capofila del progetto per le associazioni – La Fondazione cassa di risparmio di Modena ha concesso un finanziamento di 60 mila euro per i lavori di ripristino e la sistemazione degli spazi, che saranno condotti dai tecnici comunali. Noi ci siamo presi il tempo capire se i costi per la gestione degli spazi comuni fossero sopportabili e ora siamo pronti a partire”.
I lavori interesseranno il piano terra e il primo piano; potranno iniziare subito dopo l’approvazione della delibera da parte della Giunta e saranno conclusi entro l’estate.