La risposta che il Vicepresidente Simonetta Saliera ha dato in Aula ad un’interpellanza del Consigliere Pollastri (PdL) sulla riduzione del numero degli Assessori.

Pollastri prendendo spunto dal Decreto Legge 138 del 2011 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo) che dice che deve esserci un Assessore per ogni cinque Consiglieri Regionali ha chiesto se la nostra Giunta Regionale composta da 12 membri (a fronte di 50 Consiglieri) intendesse “tagliare” i due Assessori di troppo, richiesta che, per altro, Pollastri aveva già fatto con un Progetto di Legge bocciato dalla maggioranza di sinistra.

Ecco la risposta della Saliera: “Il decreto citato dal Consigliere interrogante prevede che le norme in esso contenute siano efficaci dalla legislatura successiva a quella in corso. Peraltro nella discussione in occasione del disegno di Legge da Lei presentato si è approfondito il tema in oggetto ed è stato ritenuto, nell’attuale legislatura, il numero adeguato e funzionale per l’efficacia e l’efficienza del lavoro dell’esecutivo.

Questa Amministrazione Regionale proprio perché ben conscia della necessità di ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche, fin dal suo insediamento ha operato una revisione dei costi di gestione (spesa corrente) con risparmi pari a oltre 50 milioni di euro nel biennio 2010-2012.

A tale “risparmio” hanno contribuito in maniera molto rilevante le decisioni assunte dalla Giunta in merito a riduzione o cancellazione di indennità e rimborsi per i suoi componenti.

A titolo esemplificativo tra il 2010 ed il 2011 sono stati ridotte del 15% le indennità di carica e del 33% i costi per servizi auto.

Il Presidente della nostra Giunta Regionale, anche in qualità di Presidente della Conferenza delle Regioni e delle province Autonome, si è sempre fatto parte attiva per l’assunzione di iniziative a livello nazionale volte alla riduzione dei costi di tutti i livelli istituzionali come è confermato nel “Patto interistituzionale tra Governo, Regioni e Province Autonome, Province, Comuni e Comunità Montane, per il perseguimento di obiettivi comuni, ai fini del contenimento del costo delle Istituzioni” già nel 2007.

Non vorremmo però che l’impatto sulle finanze pubbliche delle riduzioni di spesa perseguite dalle Amministrazioni Regionali, in primo luogo quella dell’Emilia-Romagna, venisse sminuito proprio da alcune norme dello stesso art. 14 del Decreto 138 del 2011 che, come nel caso dell’introduzione della figura del Collegio revisori dei Conti per le Regioni, prevedono obblighi onerosi per le Regioni stesse.

Costi aggiuntivi di cui non si sentiva la necessità e che hanno avuto e hanno tutta la nostra contrarietà.

Peraltro sono norme che ledono l’autonomia legislativa delle Regioni”.

Ecco la replica di Pollastri: “Mi fa piacere che la Giunta abbia a cuore il problema e provveda a ridurre le proprie spese come, per altro, abbiamo fatto anche noi Consiglieri. Mi dispiace, invece, che non si voglia cogliere l’occasione offerta dal Decreto Legge per ridurre gli Assessorati: è vero che il Decreto parla della prossima legislatura però lo si poteva fare da subito con un risparmio netto di oltre 288mila euro all’anno, utili per finanziare settori ben più strategici”.