Nonostante l’intensa attività investigativa condotta dai Carabinieri reggiani, che anche nel recente passato ha visto il Comando Provinciale di Reggio Emilia denunciare tre rumeni per aver manomesso alcuni bancomat tra Reggio Emilia e Rubiera, l’azione degli hacker, per clonare le carte e fare prelievi a distanza, non si arresta. Nuovi controlli infatti sono scatti da parte dei carabinieri sui bancomat di città e provincia, in seguito al nuovo sequestro di un congegno elettronico “skimmer” installato su un bancomat manomesso a Casalgrande.
Poco prima della 20,00 dello scorso primo maggio infatti i Carabinieri di Casalgrande, allertati da un cittadino, sono intervenuti preso un bancomat di un istituto bancario del paese accertando che la segnalazione ricevuta era fondata: hanno trovato un congegno elettronico con piccola videocamera alimentato con una batteria apposto per carpire i codici dei bancomat degli ignari cittadini. Non è un caso che i clonatori agiscano con l’approssimarsi dei fine settimana o nei giorni di festa: le banche sono chiuse e malviventi hanno più tempo per approfittare del sistema, senza il rischio che i dipendenti intervengano sul macchinario.
Qualche anno fa, in un’operazione volta a contrastare il fenomeno, a Reggio erano finite in manette 18 persone. Gli accertamenti ora proseguono. I carabinieri invitano i cittadini a tenere alta la guardia e a segnalare al 112 ogni anomalia ai bancomat che utilizzano e che dovessero riscontrare.