Ho appreso con dolore della notizia di nuovi atti vandalici compiuti a Osteriola di Rio Saliceto nel luogo in cui, nel marzo 1945, i partigiani comunisti uccisero quattro persone: Flavio Parmiggiani, Umberto Nicolini, la figlia Marisa e la cugina Maria Domenica Ghidini.
Per ricordare i Caduti, come in diverse altre località della nostra provincia, era stato posto un simbolo religioso, una croce che ieri è stata divelta.
Condanno, anche a nome di tanti militanti del Pdl reggiano, il grave atto vandalico. Manifesto tutta la mia solidarietà e vicinanza alle famiglie dei Caduti.
Come successo a Cernaieto e in altre luoghi oggetto di eccidi, gli eredi dei partigiani comunisti si ostinano a condannare i luoghi scelti dai parenti delle vittime per pregare e ricordare i propri cari. Comportamenti deprecabili che ci fanno comprendere quanto rancore sia ancora presente in certi ambienti.
Non è più possibile negare la verità, non sarà certo un atto violento a modificare il corso della storia.
Fabio Filippi