Nasce a Budrio l’11 dicembre 1980. Cresce nelle giovanili UISP, per poi passare nel Circolo Nuoto UISP sotto la guida di Fabio Cuzzani e Roberto Odaldi. Dimostra immediatamente spiccate doti da velocista e all’età di 17 anni partecipa alla sua prima selezione azzurra giovanile, nel 2008 la consacrazione a livello internazionale con l’oro ai Campionati Mondiali Juniores ed altri importanti piazzamenti. Il 2012 inizia con la gioia del 22″00 nei 50 stile che gli è valso il pass diretto per i Giochi Olimpici di Londra. Stiamo parlando di Marco Orsi, campionissimo UISP/Fiamme Oro che sarà in prima fila alla partenza di StraBologna, domenica 22 alle ore 10,30, a fianco del Sindaco Virginio Merola e dell’Assessore Luca Rizzo Nervo, oltre che del primo cittadino di San Lazzaro Marco Macciantelli ed il Presidente del Quartiere Saragozza Roberto Fattori, a testimonianza che la manifestazione UISP unisce e può essere un’ottima trait d’union tra il mondo sportivo, istituzionale ed il tessuto sociale della nostra città. Ai nastri di partenza anche Simone Rotolo, campione dei pesi medi (secondo pugile nella storia della boxe bolognese a centrare l’impresa, esattamente cinquant’anni dopo Remo Carati), cresciuto nella Sempre Avanti. Sabato mattina calcheranno il campetto allestito sul crescentone gli ex Virtus ‘74 Renato Albonico e Luigi Serafini, l’Assessore Rizzo Nervo e Roberto Fattori, che sfideranno la Polisportiva “I Bradipi” in mini sfide di basket in carrozzina. Chiunque potrà provare e mettersi in gioco in maniera diversamente abile. La presenza anche di atleti provenienti da altre città, produrrà un grande happening in cui tutti saranno coinvolti, grandi e piccini, anche in una gara di solidarietà in favore di AIAS, un “Tiro di libero di solidarietà”. Il basket in carrozzina ha ormai raggiunto i 10 anni di attività, l’attività si sviluppa secondo il motto:
“La persona in tuta da ginnastica è un giocatore, un atleta, non un disabile, la carrozzina o l’ausilio utilizzato nella disciplina prescelta, non è un fattore discriminante riconducibile all’handicap, ma elemento proprio dello sport praticato. In palestra noi non vedremo mai dei disabili in carrozzina, ma degli atleti che giocano a basket in carrozzina.” (Claudio Cantù già membro della CSH)