L’Ordine del Giorno dell’assemblea dei lavoratori delle Cantine Riunite & Civ di Modena, approvato ieri all’unanimità, in cui si esprime netta contrarietà per il piano industriale che prevede la chiusura dello stabilimento modenese e il forte ridimensionamento della produzione dei lambruschi sul territorio modenese. Contro tale scelta i lavoratori hanno proclamato il blocco totale degli straordinari e 40 ore di sciopero da effettuarsi nel mese di maggio 2012.
Le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento di via Polonia, riuniti in assemblea, ritengono profondamente negativo il piano industriale presentato dalla direzione aziendale.
Due sono i motivi principali di dissenso:
1) La chiusura dello stabilimento di via Polonia, senza un contestuale ampliamento di quello di San Prospero (Cavicchioli) in grado di assorbire tutta la produzione presente nel modenese che verrà quindi trasferita per due terzi a Campegine, ridimensiona in maniera importante la storia della cooperazione vitivinicola modenese e produrrà come conseguenza, una quota importante di licenziamenti “mascherati” da trasferimenti per quelle lavoratrici e lavoratori che non potranno sobbarcarsi dai 100 ai 150 km al giorno di trasferta.
2) Inaccettabile è anche la previsione della direzione aziendale che prevede 25-30 esuberi, al netto dei trasferimenti, spalmati sui 3 stabilimenti emiliani (Modena, Campegine, San Prospero).
Riteniamo anche ingiustificate le motivazioni per giustificare la chiusura dello stabilimento di Modena e il trasferimento del grosso delle produzioni a Campegine (problemi di logistica a Modena e scarsità di finanziamenti da parte delle banche). Sull’ultimo numero del “Gambero Rosso”, il presidente dell’azienda – Corrado Casoli – ha dichiarato testualmente “è l’unico rosso frizzante prodotto in quantità significative nel mondo, il DOC vola nell’export ed anche i lambruschi IGT, più economici, vanno via come il vento…”. Aggiungiamo noi che tutti gli indicatori di bilancio sono positivi, che le uve sono pagate ai soci un 25% in più della media dei lambrusche delle altre cantine, che nello stabilimento di San Prospero, da alcuni mesi sono richieste 2-3 ore straordinarie per lavoratore, che a Modena viene richiesto il terzo turno (normalmente sono 2 ) per soddisfare gli ordini, che a Campegine spesso è richiesto il quarto turno saturando gli impianti.
Pensate davvero che a un azienda così le banche non concedano finanziamenti? Per di più con la possibilità di vendere uno dei due stabilimenti modenesi ?
Se un azienda che ha tutti gli indicatori in positivo chiude una fabbrica e dichiara 25-30 esuberi, cosa dovrebbero fare le aziende in crisi?…
Per queste motivazioni l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Cantine Riunite & Civ Modena, proclama lo stato di mobilitazione con il
BLOCCO TOTALE DEGLI STRAORDINARI E DELLE FLESSIBILITÀ E PROCLAMA 40 ORE DI SCIOPERO DA SVOLGERSI ENTRO IL MESE DI MAGGIO 2012