In poco meno di dieci anni di “attività criminale” (dal 2000 al 2009 ndr) ha “collezionato” oltre 7 anni di reclusione e circa 5.000 euro di multa: dal tardo pomeriggio di ieri il 45enne V.P., nativo di Taranto, e domiciliato a reggio Emilia, dove peraltro beneficiava del regime di arresti domiciliari per una rapina commessa a Taranto, si trova ristretto presso il carcere di Reggio Emilia dove e’ stato condotto dai carabinieri della Stazione di Reggio Santa Croce.

L’uomo è stato tratto in arresto in esecuzione di un provvedimento restrittivo di cumulo pene emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, per una serie di reati che spaziano dal danneggiamento all’evasione, passando per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e la rapina. Detratto il presofferto e tenendo conto dell’indulto, l’uomo sarà scarcerato a fine giugno del  2017 se non detenuto per altra causa. Nella sua decennale carriera criminale l’uomo ha riportato le seguenti sentenze di condanna:

4 mesi di reclusione emessa dal Tribunale di Martina Franca (TA) per il reato di tentata evasione; oltre 4 mesi di reclusione emessa dal Tribunale di Taranto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale; 6 mesi di reclusione emessa dal Tribunale di Taranto per il reato di danneggiamento; 9 mesi di reclusione emessa dal Tribunale di Taranto per il reato di danneggiamento; 5 mesi di reclusione emessa dal Tribunale di Trani per il reato di minaccia e oltre 5 anni di reclusione emessa dal Tribunale di Taranto per il reato di rapina (per il quale beneficiava a reggio Emilia dei domiciliari).

Ieri pomeriggio il 45enne è stato raggiunto dai carabinieri che, ricevuto il provvedimento restrittivo di cumulo pena, vi hanno dato esecuzione conducendo l’uomo dapprima in caserma e dopo le formalità di rito in carcere.