“A Maranello la speculazione edilizia continua a dilagare”. Così Luca Barbolini e Emilio Zannoni della lista civica “Per Maranello” commentano gli accordi stipulati da Sindaco e Giunta con alcuni privati, a seguito dei quali verranno realizzati 137 appartamenti nell’area ex Cemar a Crociale, 83 appartamenti nell’area Ex Piemme a Torre delle Oche, nonchè 25 nuovi alloggi a Gorzano.
Nonostante a Maranello ci sia ancora parecchio invenduto, dovuto alla crisi economica, – sottolineano Barbolini e Zannoni – Sindaco e Giunta continuano l’operazione di cementificazione del territorio; da un lato, non c’è dubbio, l’Amministrazione comunale punta a far cassa con gli oneri di urbanizzazione, dall’altro l’avvio di queste nuove lottizzazioni sembrano alimentare anche una sorta di clientelismo in funzione delle prossime elezioni amministrative.
Le politiche della casa – evidenzia la lista civica – dovrebbero essere invece orientate a mettere sul mercato immobiliare abitazioni a prezzi calmierati, per favorire i tanti cittadini, a cominciare dai giovani, che la casa non se la possono permettere sul libero mercato.
Viceversa, Sindaco e Giunta continuano a dimostrare disinteresse verso le fasce più deboli della popolazione, giungendo perfino a cancellare dagli accordi con i privati il vincolo del PSC, che prevede che almeno il 30% del costruito deve essere destinato all’edilizia residenziale sociale.
Avremmo voluto – continuano Barbolini e Zannoni – che le operazioni di bonifica nell’area ex Cemar fossero completate prima della stipula di accordo per trasformare l’area industriale in residenziale. Non ci convince neppure la decisione di Sindaco e Giunta di incrementare di 2.100 mq la potenzialità edificatoria dell’area ex Cemar, che passerà pertanto dagli 8.811 mq previsti dal PSC a quasi 11.000 mq di superficie complessiva.
Suscita perplessità – puntualizzano Barbolini e Zannoni -anche il via libera alla nuova lottizzazione di Torre delle Oche, senza che si abbia notizia della presentazione di un progetto di bonifica dell’area ex Piemme, peraltro inserita in un contesto ambientale molto vulnerabile per la presenza del Torrente Fossa e di una riserva naturale.
Ma anche a Gorzano, dove è prevista la realizzazione di 25 nuovi alloggi, l’accordo con il privato stipulato da Sindaco e Giunta, prevede che il vincolo del 30% di edilizia residenziale sociale sul costruito venga cancellato.
In un periodo di profonda crisi economica, dove le famiglie sono in seria difficoltà, anche per l’aumento della tassazione locale, non ci saremmo certo aspettati – conclude la lista civica – che Sindaco e Giunta, a capo di un’amministrazione che si definisce di centro sinistra, tradizionalmente sensibile al tema del diritto di accesso alla casa, s’avventurassero in accordi urbanistici non certamente a favore della collettività.