La Federazione modenese di Sinistra Ecologia Libertà esprime preoccupazione e contrarietà circa gli effetti causati dall’applicazione della recente norma legislativa nazionale che istituisce completa liberalizzazione di orario per gli esercizi commerciali.
In realtà si tratta di una vera e propria deregolazione del settore che genera forti squilibri, contraddizioni e conflitti difficilmente componibili tra i soggetti interessati senza nessuna convenienza per i cittadini-consumatori.
Da un lato, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti di un settore estremamente frammentato, in difficoltà per la messa in discussione dei propri spazi di vita privata e sociale a causa delle già avviate aperture generalizzate in tutte le festività nel corso dell’anno nonché per l’affermarsi di spazi sempre più consistenti di non corretta applicazione delle leggi e dei contratti di lavoro, e dall’altro le stesse imprese costrette a marcare i comportamenti dei competitori in una logica perversa che fa degli orari, anziché del prezzo e della qualità del servizio, l’unico terreno su cui avviene la concorrenza, peraltro in una fase di contrazione di consumi che non richiede un aumento dell’offerta.
In secondo luogo, l’idea che una norma nazionale sostituisca i poteri dei Comuni e delle Regioni in materia, e quindi non tenga conto delle specificità territoriali, rende la sua applicazione avulsa dalle reali necessità dell’utenza.
Questi problemi si manifestano soprattutto negli ipermercati dove i cosiddetti galleristi sono costretti ad aprire i loro esercizi quando l’intero complesso decide di farlo a prescindere dalla tipologia del negozio e dalla domanda della clientela. In più, potrebbe benissimo accadere di avere gli iper o tutti chiusi o tutti aperti durante le festività.
Molto meglio la programmazione e la concertazione tra i diversi soggetti, fondata su accordi che allo stesso tempo contemperino le esigenze dei cittadini-consumatori con quelle degli esercenti e dei lavoratori e delle lavoratrici interessati/e.
In questo senso, va valorizzato l’accordo tra istituzioni, associazioni del commercio e organizzazioni sindacali, stipulato a Modena nel mese di novembre 2011 che prevedeva la rotazione delle aperture domenicali tra i diversi iper, accordo riconosciuto positivamente da tutti i soggetti interessati e assunto come tale da molte realtà territoriali dentro e fuori dalla nostra regione.
Per queste ragioni, SEL sta già sviluppando una iniziativa tendente a riproporre i contenuti degli accordi raggiunti per “adesione volontaria”, ovvero dar vita a comportamenti già pattuiti senza tener conto della sopravvenuta norma di liberalizzazione. Inoltre SEL Modena si attiverà a livello regionale e nazionale per creare le condizioni per una modifica della recente legislazione nazionale al fine di restituire ai Comuni e alle Regioni le prerogative e i poteri di programmazione in materia.
(SEL Federazione di Modena)