(Adnkronos/Ign) – ”Non e’ necessaria una nuova manovra per conseguire l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013, alla luce delle nuove previsioni dell’Eurozona”. Così il premier Mario Monti al termine dell’incontro con il premier spagnolo Mariano Rajoy.Monti assicura che gli interventi varati dal governo per avviare un percorso di crescita del Paese ”sono giusti e avranno i loro effetti”. Per questo, ”non vediamo ragioni per dover introdurre, iniettare ulteriori elementi per favorire la crescita. Quelli introdotti – ha evidenziato – avranno i loro effetti e sono giusti”. Inoltre, ha agigunto, ”il fatto che scendano i tassi di interesse da’ maggiori spazi e sollievo nei bilanci dello Stato e delle imprese”. Il premier italiano afferma quindi che il governo punta “molto” sulle liberalizzazioni per “liberare il nostro potenziale” e quindi favorire crescita e occupazione. Su questo fronte, Monti spiega che potranno essere accolte solo alcune richieste di modifica. Altre, invece, il governo le respingera’. “Ci sono modifiche che possiamo accogliere e non e’ detto che ogni modifica equivalga ad un arretramento, possono essere migliorative. Altre modifiche invece non potranno essere accolte e non le accoglieremo”.
Il premier spiega che “gli interessi delle categorie sono legittimi e il piu’ delle volte comprensibili” e che sia naturale che si cerchi di tradurli in modifiche. Tuttavia il governo, pur aperto al dialogo, e’ disposto ad accettare solo alcune modifiche. “Il governo tiene moltissimo ed e’ pronto a impegnare tutto il suo credito affinche’ il risultato” sia raggiunto.I lavori dei due grandi cantieri aperti, quello delle liberalizzazioni e quello del mercato del lavoro, sono finalizzati alla modernizzazione del Paese e, per questo, guardano all”’interesse generale” sottolinea ancora Monti. ”Nella nostra opinione pubblica e anche nel nostro sistema politico c’e’ la consapevolezza che e’ in gioco l’interesse collettivo e che le politiche per rendere il Paese moderrno e competivo sono interesse di tutti”, spiega il premier. ”Se prendiamo insieme- dice Monti- i due cantieri oggi aperti, lavoro e liberalizzazioni, si vede che abbiamo chiesto sacrifici di modernizzazione e disponibilita’ a modificare comportamenti acquisiti sia da una parte che dall’altra”. L’obiettivo, insiste il premier, e’ che ”ci sia bilanciamento nei sacrifici delle diverse parti sociali ed economiche e che il livello di avanzamento verso la modernazzazione sia un livello alto”. L’alternativa, prosegue Monti, era quella di applicare il principio del ”’queta non movere’ o fare piccoli avanzamenti” ma, spiega, ”la responsabilita’ di questo Governo e’ di far prevalere l’interesse generale”.
Di questo hanno parlato i due premier, in particolare delle riforme ”per far tornare e crescere l’economia e l’occupazione, soprattutto giovanile” riferisce Monti dicendosi “molto, positivamente, impressionato dalla riforma del sistema bancario e del lavoro che vanno nella giusta direzione” in Spagna. Dando la parola a Rajoy, Monti sottlinea: “Abbiamo molto da imparare l’uno dall’altro”, pur nelle differenze e specificita’ dei due Paesi. Per il premier spagnolo, Madrid, “e il resto dell’Europa hanno bisogno di moderazione, sobrieta’, equilibrio, buon senso”. I leader – aggiunge – hanno il compito di assumere “decisioni” che possano essere il piu’ possibile a “lungo termine” e “capite dalla gente come eque”. ”I governi seri – afferma Rajoy – non possono lavorare pensando solo al breve periodo, ma devono pensare a medio e lungo termine”. Il premier spagnolo invoca come ”necessario, un compromesso tra il consolidamento fiscale e le misure per la crescita economica”. ”E’ nei momenti di difficolta’ che bisogna pensare al medio e lungo periodo”, ha aggiunto il premier spagnolo, sottolineando che il suo paese ”si trova in una situazione difficile”, e che si puo’ procedere solo affrontando i problemi ”in modo realistico”.