Dopo l’Alta Capacità e l’Alta Velocità, “dobbiamo costruire un sistema regionale di alta affidabilità”. Un sistema in cui l’organizzazione complessiva della gestione delle emergenze “va assolutamente ritarata, a partire dalla comunicazione tra i diversi soggetti competenti”. E, soprattutto, con una gara europea per l’affidamento dei servizi ferroviari di competenza regionale “che obblighi i futuri gestori a fare investimenti in proprio sul materiale rotabile”.

L’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Emilia-Romagna Alfredo Peri è intervenuto stamani nell’audizione sulla situazione dei servizi ferroviari in riferimento all’emergenza neve (circa 2000 treni soppressi a oggi) indetta dalla Commissione consiliare Territorio, ambiente, mobilità. Erano presenti anche i rappresentanti di Rfi, Trenitalia e Fer. La Regione, ha ricordato Peri, sta ultimando il report – già annunciato dal presidente Errani all’Assemblea legislativa – dei disservizi che si sono verificati nei giorni dell’eccezionale ondata di maltempo. Un report – “di cui daremo il dettaglio nei prossimi giorni” – costruito anche sulla base di segnalazioni ricevute, mail, sms, “che concorrono a ricostruire il quadro”.

Oltre alla necessità di ritarare di concerto, tra tutti i soggetti competenti, la gestione dell’emergenza – “le sette ore di blocco nelle campagne forlivesi dell’InterCity Bologna-Taranto non sono assolutamente accettabili” – Peri ha lamentato le modalità di gestione dell’informazione. Un’informazione “assolutamente insufficiente e inadeguata, l’ho vissuta direttamente: non è ammissibile che, con le stazioni piene di viaggiatori in attesa, il messaggio sonoro prevalente sia l’invito a non superare la linea gialla. Serve – ha ribadito l’assessore – una comunicazione diretta, reale, a viva voce. E un’assistenza adeguata”. L’assessore ha poi sottolineato l’“assoluta inadeguatezza del materiale rotabile in circolazione, con un’età media “che si avvicina più ai 30 anni che non ai 20”. Sulla base del monitoraggio verranno dunque calcolate le sanzioni, “che applicheremo nella misura massima”. Verranno ristornate in parte agli utenti – questa la proposta fatta dalla Regione al Crufer – e in parte “destinate ai servizi, per migliorarne la qualità”. Ma tutto questo non risolve il problema di fondo: “Negli ultimi otto anni – ha ricordato Peri – , nonostante gli annunci e i titoli, non ci sono stati piani di investimento a livello nazionale in materiale rotabile. Non s’è visto nulla”.

La Regione Emilia-Romagna, dal canto proprio, ha investito negli ultimi anni più di 300 milioni di euro, “ e i risultati cominciano a vedersi”. Dopo i dodici convogli Atr 220, nei prossimi mesi “cominceranno ad arrivare i treni elettrici nuovi. Ne abbiamo acquistati dodici. Ma è ancora poco”. Per questo, “quando a giugno scadrà il contratto di servizio con il Consorzio trasporti integrati non verrà prorogato. Lavoriamo per indire una nuova gara. Una gara europea in cui, chi vorrà concorrere, dovrà essere in grado di investire, in caso di aggiudicazione, risorse importanti per comprare treni nuovi. Non c’è altra soluzione – ha concluso l’assessore – per costruire un sistema ferroviario regionale realmente affidabile”.