Nelle 223 assemblee di consultazione promosse da Fai- Cisl, Flai – Cgil e Uila – Uil, i lavoratori emiliano-romagnoli hanno approvato l’ipotesi di rinnovo dei contratti collettivi nazionali (CCNL) di industria e cooperazione alimentare.
E’questa la decisione presa in Emilia – Romagna dagli oltre 18.180 lavoratori del settore consultati e che oggi e domani, a Fiuggi, passerà al vaglio degli “attivi unitari” di Fai- Cisl, Flai – Cgil e Uila – Uil nazionali per l’approvazione delle piattaforme da presentare a Federalimentare (Confindustria) e a Legacoop Agroalimentare, Fedagri (Confcooperative) ed AGCI agroalimentare per i rispettivi rinnovi dei contratti nazionali.
Positivo il giudizio espresso da Maurizio Ori, segretario generale regionale della Fai (lavoratori settore agro-alimentare) della Cisl Emilia Romagna, visto anche “il numero di assemblee fatte e, quindi, di lavoratori coinvolti in un lasso di tempo così breve e con le avverse condizioni metereologiche dettate dall’emergenza neve”.
Tra le principali rivendicazioni di Fai, Flai e Uila figurano un incremento medio salariale mensile di 174 euro a regime, la massima diffusione della contrattazione di secondo livello (aziendale, gruppo, territoriale), miglioramenti normativi in materia di occupazione (con la richiesta di dare effettiva priorità ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato, per la stabilizzazione e alla formazione continua), di welfare (attenzione alla sanità integrativa e dell’effettivo accesso ad essa dei lavoratori stagionali) e di bilateralità.
“Ora – conclude Ori – si tratterà di fare un’ulteriore passo avanti per tradurre le richieste e i bisogni dei lavoratori, la vera risorsa del settore alimentare, e contribuire alla crescita competitiva delle aziende in una fase difficile per l’economia regionale”.