Il prof. Luigi Alberto Pini, direttore del Centro Cefalee e Abuso Farmaci dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena sarà ospite giovedì 16 febbraio della trasmissione radiofonica di Radio Uno “Pronto Salute”. Il noto specialista modenese, che dal 1 gennaio 2011 è stato chiamato al vertice della Società Italiana Cefalee, risponderà a partire dalle ore 11.40 alle domande degli ascoltatori e del giornalista Claudio Marielli sul mal di testa.
Originario di Formigine, classe 1948, Luigi Alberto Pini si è laureato a Modena in Medicina e Chirurgia nel 1973 e nella sua carriera ha sempre lavorato al Policlinico, prima come medico ospedaliero poi, dal 1998, come Professore Associato in Farmacologia Clinica presso il Dipartimento Integrato di Diagnostica e Laboratori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. E’ specialista in Ematologia Clinica e di Laboratorio, Igiene e medicina preventiva, Farmacologia e Farmacologia Clinica. Dal 2006 Direttore della Scuola di Specializzazione in Tossicologia Medica. Dopo un biennio di attività presso la struttura ospedaliera di Medicina d’Urgenza, il professor Luigi Alberto Pini ha lavorato ininterrottamente presso il Servizio di Tossicologia e Farmacologia Clinica dell’Università di Modena di cui è stato Direttore nel periodo 2000-2001. Dal 2009 dirige il Centro Interdipartimentale sulle Cefalee e abuso di Farmaci dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dal 2011 è Responsabile della struttura semplice “Centro Cefalee e abuso di Farmaci” del Policlinico di Modena – attivata in seno alla Struttura Complessa di Tossicologia e Farmacologia Clinica – e referente alcologico dell’Azienda Policlinico di Modena. E’ autore di diverse pubblicazioni tra le quali il Trattato Italiano delle Cefalee.
Il Centro Cefalee del Policlinico di Modena segue annualmente oltre 2.500 pazienti. Di questi l’80% sono donne e circa 200 pazienti vengono ricoverati in DH. Inoltre, il Centro ha un’attività di ricovero ordinario per i casi più gravi che richiama pazienti da tutt’Italia, con oltre il 90% di pazienti provenienti da fuori Modena