Caos ferroviario sotto la lente di ingrandimento del Consigliere Andrea Pollastri (PdL) che aveva presentato un’interrogazione urgente all’Assessore Peri per sapere i motivi di cancellazioni, ritardi, carrozze piene di neve, porte ghiacciate, riscaldamenti rotti, che hanno reso disagevole il viaggio ai pendolari e a tutta l’utenza in questi giorni di maltempo. Altri quesiti riguardavano la presenza o meno di comunicazioni preventive tra la Regione e Trenitalia al fine di definire una strategia per affrontare e gestire la situazione, il coinvolgimento, da parte della società ferroviaria, della Protezione Civile per soccorrere ed aiutare i passeggeri dei convogli fermatisi per un periodo di tempo medio-lungo e se si abbia intenzione di avviare azioni importanti come han fatto Liguria e Piemonte.

Secca la risposta dell’Assessore: “La situazione è anche peggiore di quella descritta dal Consigliere Pollastri – ha detto -: nei giorni di più forte maltempo si sono riscontrate difficoltà sulle linee e fragilità del sistema sia nella circolazione (gestione rete) che nel materiale rotabile, dimostratosi totalmente inadatto a sostenere la situazione. Le condizioni emteo assolutamente eccezionali si sono unite a mezzi inadatti alla situazione: il 50% di essi, tra regionali e convogli a lunga percorrenza, hanno subito gravi danni che richiedono una manutenzione straordinaria.”

“Dopo quanto accaduto sull’IC 615, bloccato per sette ore a Forlì, – ha proseguito – la Regione ha messo in contatto Trenitalia e Protezione Civile, la quale ha soccorso dodici convogli, evitando il ripetersi di quanto avvenuto. Finito il maltempo si pensava fosse finita la crisi, ma in realtà i disagi proseguiranno ancora per tutta questa settimana, per consentire la manutenzione del materiale rotabile guasto. In via palliativa si è chiesto lo spostamento di treni da tratte minori a quelle più frequentate, ma ciò ovviamente non annulla i disagi per i passeggeri, semplicemente li sposta da zona a zona.”

“Non investendo – ha chiosato Peri – si accumulano le criticità e non si riescono più a fronteggiare situazioni eccezionali qualora si presentino. A differenza di Trenitalia la Regione ha investito 250 milioni di euro da due anni a questa parte e i treni da poco acquistati hanno circolato regolarmente. La Regione, come cliente danneggiato da Trenitalia, non perseguirà la via giuridica, poiché si è riscontrata poco efficace, ma comminerà pesanti sanzioni il cui ricavato andrà a vantaggio degli utenti o, come investimento, per migliorare il materiale circolante.”

Non si è fatta attendere la replica del Consigliere Pollastri che ha apprezzato l’ammissione della fragilità del sistema ferroviario e ha invitato Peri ad “Usare il pugno di ferro con Trenitalia, evitando che avvengano disagi anche in futuro”.