I genitori devono fare tutte le opportune verifiche prima di dare credito ai racconti dei loro bambini su presunti maltrattamenti subiti a scuola. Altrimenti, avverte la Cassazione, dovranno risarcire i danni da diffamazione alle maestre. Così la Suprema Corte ha condannato a mettere mano al portafogli due genitori della provincia di Bologna, colpevoli di aver ingiustamente diffamato la maestra del figlio, insegnante di una scuola elementare.
Tramite due lettere indirizzate al dirigente scolastico e al provveditore agli studi di Bologna, i genitori affermavano che la docente “aveva ripetutamente percosso e umiliato il figlio”. In base all’analisi compiuta dal giudice di merito, i genitori avevano fatto arrivare la notizia anche ad un quotidiano per denunciare, pure se in forma anonima, le presunte vessazioni dell’insegnante.
Si sono salvati dalla condanna penale per la prescrizione, ma dovranno comunque risarcire.