387 persone evacuate nelle province di Forli’-Cesena e Rimini; oltre 2.000 volontari della protezione Civile impiegati, oltre 435 mezzi impiegati nel solo entroterra romagnolo. Tra i due metri e mezzo e i tre metri di precipitazioni cumulate sulle montagne tra Forli’ e Rimini, dal 31 gennaio ad oggi, 80-90 centimetri nelle citta’ di Bologna, Modena, Reggio Emilia. E’ pesante il primo bilancio dell’emergenza neve tracciato dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Paola Gazzolo.
L’emergenza di queste settimane, ha osservato in Giunta regionale, ”ha confermato il ruolo di snodo fondamentale svolto dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile nel raccordare le competenze e le attivita’ dell’intero sistema regionale, in stretta relazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile”.
Nel corso della seduta, si legge in una nota, ”il presidente dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha ringraziato l’Agenzia regionale di protezione civile, i volontari, i cittadini, le Prefetture, le Forze dell’Ordine e tutti gli Enti e le Istituzioni che, anche da fuori regione, si stanno impegnando a fronte di un’emergenza che non e’ ancora finita”.
Dall’inizio dell’emergenza ad
oggi, hanno operato sul territorio squadre provenienti dai 9 coordinamenti provinciali del volontariato di Protezione civile per un totale di oltre 2 mila volontari. Nelle province di Rimini e Forli’-Cesena sono stati attivati oltre 435 mezzi operativi della Protezione civile, Vigili del Fuoco, Esercito, Aeronautica, Corpo Forestale dello Stato, Regione Veneto, Valle d’Aosta e Province autonome di Trento e di Bolzano.
Per quanto riguarda le verifiche di stabilita’ degli edifici – cui hanno preso parte anche 12 ingegneri strutturisti del servizio tecnico di Bacino Romagna – si sono svolti 84 sopralluoghi nel territorio di 24 comuni (56 in provincia di Forli’-Cesena e 56 in quellaa di Rimini): tra le strutture verificate, 25 scuole, 18 sedi istituzionali, 13 caserme, 21 strutture private e 8 istituti di culto. Ad oggi nelle Province di Forli’-Cesena e Rimini sono state 387 le persone evacuate, 268 ospitate da amici e parenti, le altre in strutture ad hoc.
Quanto al 118, viene osservato, nei dodici giorni di emergenza neve le centrali operative 118, oltre a prolungare gli orari dei mezzi presenti in servizio, hanno anche provveduto ad attivare ogni giorno mediamente ulteriori 30 ambulanze. In tale periodo l’aumento degli interventi e’ stato del 16,5%, prevalentemente per traumi.
Sul fronte delle precipitazioni nevose, ancora, dal 31 gennaio al 13 febbraio i massimi sono stati raggiunti sull’Appennino Forlivese, Cesenate e Alta Valmarecchia, con valori di precipitazione cumulata di 250-300 cm (localmente, per effetto del vento, anche quantitativi maggiori), mentre nella fascia collinare delle stesse province sono stati registrati valori fino a 150-200 cm di neve e nei capoluoghi e’ stato superato il metro di altezza. Nel settore centrale della Regione sono stati registrati valori cumulati intorno agli 80-90 cm nelle citta’ di Bologna, Modena, Reggio Emilia e spessori anche superiori al metro nella fascia collinare e montana.
Facendo riferimento solo all’ultimo evento, da venerdi 10 a domenica 12 febbraio, sono stati registrati in Romagna valori fino a 130 cm di neve, in particolare in Valmarecchia.
Intense le raffiche di vento con valori fino a 65 km orari sulla costa e oltre 100 km/h sui rilievi. Mareggiate hanno interessato l’intera costa e hanno avuto il culmine tra venerdi’ 10 e sabato 11 febbraio.
Il 6 febbraio il Presidente della Regione, Vasco Errani, ha dichiarato lo stato di crisi regionale fino al 31 maggio 2012 e contemporaneamente e’ stato deciso lo stanziamento di due milioni di euro per far fronte agli interventi urgenti.