Da madre, da insegnante e da persona impegnata nelle nostre istituzioni locali, trovo preoccupante il segnale dato dagli atti di bullismo che oggi i giornali riportano. Se dei giovani pensano di malmenare una ragazza preparandosi a farlo nascondendo il proprio volto, quindi con una premeditazione così organizzata, mi chiedo quali siano i modelli che Noi adulti diamo a questi ragazzi. Inoltre, mi domando quanto oggi i genitori siano in grado di cogliere i segnali che conducono a questi atti, divenuti sempre più frequenti sulle pagine dei giornali. Dobbiamo tutti impegnarci nell’essere più presenti nella vita degli adolescenti, anche come istituzioni: non possiamo farci cogliere di sorpresa o impreparati. Questi ragazzi sono i Nostri figli e Nostri nipoti, non bastano la scuola o la famiglia: ci vuole una maggiore consapevolezza sociale che il problema è Nostro, quindi dal Nostro disinteresse il problema potrebbe nutrirsi e crescere. Bisogna imparare a non voltarsi dall’altra parte, illudendosi che tale problema non ci riguardi, perchè sarebbe il primo passo verso l’accettazione sociale del prevalere del più forte.

(Prof.ssa Giuseppina Baggio, Consigliere comunale – PDL Carpi)