Avrebbero acquistato la partita di soldi falsi nel capoluogo reggiano per poi cercare di rifilare le banconote agli esercenti del comune di Casina, nell’Appennino reggiano. A scoprirlo i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti e della Stazione di Casina che, con l’accusa di spendita di banconote false, hanno tratto in arresto tre giovani disoccupati, tutti residenti a Quattro Castella. Si tratta del 20enne D.M. nativo di Parma, del 28enne D.V. originario della provincia di Napoli e del 18enne L.T. nativo di Scandiano, tutti ristretti presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Castelnovo Monti a disposizione del Dott. Luciano Padula, Sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta.

L’origine dei fatti intorno alle 10,30 di ieri quando, all’utenza telefonica della Stazione Carabinieri di Casina, sono pervenute alcune telefonate da parte di privati cittadini e commercianti che segnalavano la presenza in paese di tre giovani sconosciuti che si aggiravano sospettosamente per il paese. I tre venivano segnalati a piedi ma anche a bordo di un’autovettura Renault Clio della quale veniva acquisita la targa, poi risultata intestata al 28enne arrestato. Tra le varie telefonate quella di un tabaccaio il quale riferiva che i tre sospetti erano usciti dal suo negozio dopo aver tentato di acquistare tabacchi con soldi falsi. Successivamente anche la chiamata della titolare di un forno, la quale riferiva che i tre entrati nel suo esercizio avevano acquistato merce pagandola con una banconota da dieci euro falsa, poi recuperata e sequestrata dai Carabinieri. Infine anche il titolare di un bar telefonava segnalando il tentativo di acquisto con banconote false da parte dei tre clienti sconosciuti.

Ricevute le segnalazioni i Carabinieri di Casina e del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti si sono posti alla ricerca dei tre sospetti, bloccandoli a bordo dell’autovettura Renault Clio intercettata in Via Roma di Casina. Dalla strada alla caserma dei Carabinieri il passo è stato breve: i tre giovani sono stati sottoposti a perquisizione personale poi estesa all’auto in loro uso. In disponibilità del 20enne M.D. è stata rinvenuta una banconota da cinque, falsa. Gli altri due giovani non sono stati trovati in possesso di nulla di illecito ma tuttavia la perquisizione del veicolo ha consentito di recuperare 170 euro falsi in banconote da 20, 10 e 5 euro. I 170 euro erano nascosti nel vano porta cinture. Alla luce dei fatti e delle risultane investigative i tre giovani, sussistendone la flagranza di reato, sono stati tratti in arresto.

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti stanno ora proseguendo per cercare di risalire alla filiera dello smercio delle banconote false. Dalle prime informazioni pare che la partita di banconote false sia stata acquistata dai tre giovani nel capoluogo reggiano da uno sconosciuto che ne ha proposto l’acquisto.

L’episodio tuona come un campanello d’allarme motivo per cui, considerata anche la oramai consolidata spendita di banconote false in provincia di Reggio Emilia, impone la dovuta sensibilizzazione per i cittadini che possono prendere spunti dagli allegati consigli forniti dai Carabinieri (a seguire) su come riconoscere gli euro falsi.

CONSIGLI DEI CARABINIERI SU COME RICONOSCERE I SOLDI FALSI

Come e’ noto le sette banconote in euro sono identiche in tutti i paesi dell’area Euro e hanno corso legale in tutti gli Stati aderenti all’unione monetaria dal 1° gennaio 2002. Sul fronte (recto) delle banconote sono raffigurate finestre e portali che simboleggiano lo spirito di apertura e cooperazione che anima l’Europa e le 12 stelle dell’Unione Europea che rappresentano il dinamismo e l’armonia dell’Europa contemporanea. Sul retro (verso) di ciascuna banconota è raffigurato un ponte ispirato allo stile architettonico di un periodo della storia dell’arte europea diversa per ogni singolo biglietto.

1. il nome della valuta scritto in caratteri latini (EURO) e greci (EYPO);

2. la firma di Willem F. Duisenberg, Presidente della Banca centrale europea;

3. Bandiera dell’Unione Europea;

4. il simbolo © indicante la tutela del diritto d’autore;

5. l’acronimo della Banca centrale europea nelle cinque lingue ufficiali della Comunità europea (BCE, ECB, EZB, EKT, EKP).

Le banconote Euro sono caratterizzate da molteplici elementi di sicurezza. Per riconoscere immediatamente la loro genuinità è consigliabile attenersi a quattro regole base: toccare, guardare, muovere, controllare. E’ importante verificare tutte le caratteristiche di sicurezza confrontando, eventualmente, la banconota sospetta con un ‘altra di pari valore e sicuramente genuina.

Toccare la banconota:

La stampa calcografica (particolare tipo di stampa a rilievo) è presente in diverse aree delle banconote genuine (acronimo della Banca centrale europea nelle cinque lingue ufficiali della Comunità Europea, cifre indicanti il valore nominale delle banconote e motivi architettonici delle finestre e dei portali) ed è facilmente percepibile al tatto grazie al suo caratteristico effetto di rilievo. Inoltre, lungo i bordi delle banconote da 200 € e 500 € sono stati inseriti speciali elementi tattili ideati per i non vedenti.

Guardare la banconota controluce

Tenendo la banconota controluce è possibile vedere:

1. registro recto-verso;

2. filigrana;

3. filo di sicurezza microscritto.

Muovere la banconota:

Per i tagli piccoli (5,10 e 20 €uro) sul fronte (recto) della banconota è presente una striscia olografica. Muovendo la banconota è possibile osservare alternativamente il simbolo dell’euro (€) in colori brillanti o il valore nominale (5, 10, 20). Sul retro (verso) della banconota è presente una striscia iridescente. Muovendo il biglietto, la striscia brilla per effetto della luce.

Per i tagli grandi (50,100, 200 e 500), sul fronte (recto) della banconota è presente una placchetta olografica. Muovendo la banconota è possibile osservare alternativamente le cifre indicanti il valore nominale (50, 100, 200, 500), il motivo architettonico riprodotto sul biglietto o il simbolo dell’euro (€). Sul retro (verso) della banconota è stato utilizzato un inchiostro otticamente variabile (Optically variable ink). Le cifre indicanti il valore nominale (50-100-200-500).

Controllare le banconote:

Mediante l’uso di una lente d’ingrandimento o di un lentino contafili è possibile vedere delle sottili iscrizioni (microcaratteri), che devono risultare nitidi e non sfocati. Sono presenti sia sul fronte (recto) che sul retro (verso) delle banconota.

Osservando le banconote genuine alla luce ultravioletta (lampada di “Wood”) è possibile verificare le seguenti caratteristiche:

 la non fluorescenza della carta;

 la presenza delle fibrille luminescenti (pagliuzze colorate inserite casualmente nell’impasto della carta ed aventi colorazione rossa, blu e verde);

 le particolari reazioni degli inchiostri (cambiamento di colore) utilizzati per riprodurre determinati elementi grafici delle banconote

Per prevenire e reprimere i reati concernenti la contraffazione e la falsificazione di banconote, monete e qualsiasi altro mezzo di pagamento, nell’Arma dei Carabinieri opera dal 1992, con competenza nazionale, il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria (CC AFM) da cui per l’appunto pervengono i suddetti consigli utili per individuare agevolmente i principali elementi di sicurezza presenti nelle banconote e monete euro.