Insieme ai tassisti di Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino si troveranno alle 8.30 al Parco nord. Poi 250 taxi (non uno di piu’, come concordato con la questura) sfileranno dalla periferia al centro di Bologna a passo ridotto. Un serpentone lungo oltre due chilometri che passera’ anche da viale Aldo Moro (sede della Regione Emilia Romagna) per fermarsi in piazza VII Agosto. E’ la protesta piu’ scenografica del fermo che lunedi’ scattera’ anche a Bologna.
Cosi’ ha deciso il Coordinamento taxi bolognese, coinvolgendo pure i colleghi del nordest. Dalle 8 alle 22 niente taxi in citta’, tranne per i trasporti da e per gli ospedali o per disabili e altre categorie protette. Le auto bianche riprenderanno a circolare dopo le 22 e ci saranno anche dalla mezzanotte di lunedi’ fino alle 8 di mattina.
Le macchine resteranno in piazza VII Agosto, mentre gli autisti si sposteranno a piedi fino a piazza Maggiore. Qui dalle 10.30 altri 50 taxi circonderanno il ‘Crescentone’ di piazza Maggiore (lo spazio rialzato della piazza, davanti alla chiesa di san Petronio) e resteranno in presidio. A mezzogiorno una delegazione incontrera’ il sindaco Virginio Merola.
Se lunedi’ pomeriggio uscira’ il decreto, i tassisti bolognesi si riuniranno all’Estragon per discuterne.