Il Comune di Fiorano ha cominciato dall’inizio del 2012 la modifica di tutti i suoi impianti di illuminazione pubblica, con l’installazione di nuove lampade a sodio ad alta pressione, in luogo di quelle ai vapori di mercurio, ma soprattutto con l’installazione su ogni punto luce di un nuovo impianto, denominato “Dibawatt”, che consente un consistente risparmio energetico gestendo al meglio l’erogazione dell’energia elettrica. Il brevetto è detenuto dalla società Sorgenia Menowatt, che ha avuto l’incarico dal Comune di Fiorano di fornire e installare circa 3mila Dibawatt e altrettante lampade nuove, per coprire l’illuminazione pubblica dell’intero territorio.

“Questa è un delle diverse azioni – spiega l’assessore all’ambiente Marco Busani – che metteremo in campo per raggiungere l’obiettivo 20-20-20. Meno 20 per cento di emissioni, meno 20 per cento di consumi, più 20 per cento di utilizzo delle energie rinnovabili, come da piano energetico approvato nel 2011”.

Il “Dibawatt” permette l’alimentazione delle lampade con un unico componente che prende il posto di quelli tradizionali, realizzando la funzione tipica dell’accenditore, reattore e condensatore: all’accensione dell’impianto di pubblica illuminazione il Dibawatt si avvia fornendo alla lampada la potenza di lavoro in maniera graduale, per consentire un ciclo di accensione senza stress; in questa situazione, della durata di pochi minuti, la potenza assorbita dalla lampada è notevolmente più bassa rispetto a quanto accade nei sistemi di alimentazione ferromagnetici.

Al termine del ciclo di accensione il Dibawatt continua ad alimentare la lampada alla potenza nominale, fornendo una potenza minore rispetto ai valori verificabili con i tradizionali sistemi; durante tutto il periodo di funzionamento a regime normale (ore serali) il Dibawatt eroga la potenza nominale, indipendentemente dal valore di tensione fornito dal gestore della rete di alimentazione delle lampade.

Importanti sono anche i risparmi e i vantaggi che derivano dalla sostituzione delle lampade ai vapori di mercurio con lampade al sodio ad alta pressione. Le lampade al sodio sono più efficienti, garantiscono un risparmio d’energia elettrica che può andare, a seconda delle potenze, dal 20 al 50 per cento e hanno una durata media superiore almeno del 50 per cento.

I vantaggi quindi si possono riassumere in facilità di installazione, più alta durata delle lampade, stabilizzazione della potenza erogata indipendentemente dalle variazioni di tensione (grazie al Dibawatt).

L’uso degli alimentatori tradizionali impone la richiesta di forniture di energia elettrica di una potenza impegnata maggiore di quella nominale risultante dal carico presente sulla linea.

Utilizzando il Dibawatt è possibile, invece, ridurre il valore della potenza impegnata dall’impianto, ottenendo dal fornitore un risparmio a livello contrattuale.

Inoltre una speciale funzione consentirà di passare, in orari particolari, a una modalità di potenza ridotta, con un assorbimento minore rispetto a quello tradizionale. Questa opportunità, non consentita con gli impianti tradizionali, permette un risparmio energetico reale superiore al 50 per cento ed è attivabile sia con un timer interno che con input dall’esterno.

Da sottolineare che il nuovo sistema non modifica, anzi stabilizza il flusso luminoso della lampada, garantendo in modo costante la perfetta uniformità di illuminazione.

In condizioni normali, si prevede che queste modifiche al sistema di luce pubblica garantiscano almeno il 40 per cento di riduzione dell’energia consumata, senza contare le economie ottenute con la sostituzione delle lampade. A questi risparmi va aggiunta la maggior durata degli impianti e la ridotta necessità di manutenzioni e sostituzioni.

Ogni Dibawatt sarà garantito per il periodo di 36 mesi dalla data di consegna