Democrazia e Lavoro.
Per Modena, la democrazia, il mondo del lavoro e il riformismo,non possono né debbono dimenticare il 9 gennaio 1950.
Il fatto peggiore, come diceva Pier Paolo Pasolini,e che giovani poliziotti,figli del popolo,sparino ad operai figli dello stesso popolo affamati di lavoro.
La democrazia si è rafforzata, l’attuale momento reclama sacrifici, ma il mondo del lavoro e del bisogno vanno tutelati e ad essi va data ogni priorità nelle scelte politiche.
Ricordando un eccidio di lavoratori non si può essere super-partes, ma occorre anche sapere che l’Italia e il mondo del lavoro debbono ancora dare il segno della propria forza e della capacità di guardare lontano, oltre la crisi.
Fermezza nel reclamare i propri diritti,disponibilità a cercare le soluzioni per tutelare i giovani e le nuove famiglie che cercano lavoro per la dignità umana e per dare un fattivo contributo alla crescita della società.
I riformisti ancora in prima linea con sindacato e pronti con proposte credibili ed europee a contribuire alla risoluzione dei mali della società e dell’economia.
(Partito Socialista Italiano Federazione di Modena)