Migliorare la gestione della pesca e della fauna ittica nel modenese coinvolgendo maggiormente i volontari delle associazioni del settore. E’ questo l’obiettivo di un provvedimento, approvato all’unanimità nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale di Modena, che istituisce il Nucleo tutela fauna ittica, composto dal personale che si occupa di fauna ittica del servizio Faunistico della Provincia e dai “coadiutori ittici volontari”: personale volontario che, dopo apposita attività di formazione, collaborerà alle attività di gestione.
«Impostiamo un nuovo sistema – ha sottolineato Giandomenico Tomei, assessore provinciale con delega alle Politiche faunistiche – basato su un registro dei volontari che collaboreranno con l’ente per gestire al meglio gli interventi. Durante la scorsa estate, a causa della scarsità di acqua nei fiumi, si sono verificate diverse situazioni critiche per la sopravvivenza dei pesci che d’ora in poi saremo in grado di affrontare in modo più efficace e tempestivo grazie alla collaborazione dei volontari. Attraverso questo nuovo sistema – aggiunge Tomei – intendiamo coinvolgere sempre di più il mondo dell’associazionismo nelle attività di tutela e valorizzazione della fauna ittica e nella gestione della pesca».
Il nuovo Nucleo, infatti, si occuperà in particolare di ripopolamenti, salvaguardia e recupero di fauna in difficoltà in caso di secca dei fiumi, per operazioni di svaso o per lavori in alveo, fino alla conduzione degli incubatoi.
Il territorio provinciale verrà suddiviso in cinque zone di gestione ittica, ciascuna gestita da un operatore professionale (personale del servizio provinciale e guardie Apas, l’associazione pesca a attività subacquee di Modena) che coordinerà l’attività dei coadiutori ittici nella propria zona di riferimento.
La formazione dei volontari avverrà a partire dal 2012 mediante corsi organizzati dalla Provincia sulle materie riguardanti la fauna ittica e la sicurezza degli operatori.
Il Consiglio ha approvato anche alcune modifiche al regolamento delle gare di pesca e dei campi gara alla luce dell’esperienza degli ultimi anni, migliorando in particolare il coordinamento dei calendari e la definizione delle giornate di gara.