“Visto che si tratta di disservizi provocati da operatori privati, il gravissimo problema del malfunzionamento della linea telefonica fissa nel territorio del Comune di Frassinoro ed in particolare nella località turistica di Piandelagotti, per la Regione non è un problema. La risposta data dal Vicepresidente della Regione, Saliera, alla mia interrogazione con la quale chiedevo un intervento per impedire che un territorio importante, anche sotto l’aspetto turistico, rimanesse privo dei più basilari servizi telefonici, come la linea fissa, è assolutamente desolante”.
Ad affermarlo e denunciarlo è il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, commentando la risposta del Vicepresidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna, Simonetta Saliera, sul mancato funzionamento della linea fissa in località Piandelagotti, nel Comune di Frassinoro, in provincia di Modena.
“E’ incomprensibile e contradditorio l’atteggiamento tenuto dall’amministrazione regionale, che da un lato è competente, per legge, ad intervenire su tutte le problematiche relative al cosiddetto ‘Digital divide’ e alla copertura dei servizi tecnologici ai cittadini, e dall’altro dice di non potere fare nulla di fronte al fatto che ci sono comuni importanti e intere aree del territorio che a causa del mancato funzionamento delle linee telefoniche fisse di base, non hanno nemmeno la possibilità di utilizzare un bancomat. Una situazione che, in un periodo di affluenza turistica, legata agli sport invernali, è inaccettabile. Sulla carta la Regione Emilia Romagna parla di piani telematici e sul territorio non è nemmeno in grado di fare garantire, attraverso i gestori e gli operatori telefonici, il funzionamento di una vecchia cornetta. Tra lo smantellamento della rete sanitaria, l’abbandono ed il dissesto della rete viaria, le mancate promesse sul fronte della riduzione del ‘Digital divide’ e l’immobilismo di fronte ai costanti disservizi anche delle linee telefoniche tradizionali, abbiamo la netta conferma che la Regione continua a considerare il nostro Appennino come un territorio di serie C. Questa situazione di difficoltà è stata portata all’attenzione del Governo attraverso un’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Isabella Bertolini. Mi auguro che a Roma siano più interessati delle sorti del nostro Appennino rispetto ai signori di Bologna. In ogni caso continuerò a battermi in tutte le sedi istituzionali perché al territorio montano, della provincia di Modena, siano garantiti lo standard di servizi degni di un territorio di serie A, quale è”.