Apprendiamo con sgomento che a Lamezia Terme (Cz) un ordigno di medio potenziale è stato fatto esplodere davanti all’ingresso del centro per minori e stranieri della comunità “Progetto Sud” di don Giacomo Panizza. Don Giacomo è un nostro amico! L’abbiamo incontrato e conosciuto il 29 settembre di quest’anno.

In collaborazione con i “Percorsi di Cittadinanza e Legalità”, il progetto educativo promosso dal Consorzio “Oscar Romero” di Reggio Emilia è venuto a presentare il suo libro: “Qui ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso”. Quella sera il giornalista e scrittore Antonio Nicaso, che collabora costantemente con il dottor Nicola Gratteri procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, lo aveva intervistato per noi.

Prima che intervenisse a “Vieni via con me” di Roberto Saviano, pochi conoscevano il coraggio e l’impegno di don Giacomo Panizza, prete anti ‘ndrangheta la cui storia è stata raccontata davanti a milioni di italiani, così come quella della sua Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, che sorge con l’intento di costruire risposte concrete.

Don Giacomo Panizza ha ricevuto molte minacce, la sede del progetto è stata già più volte danneggiata, qualcuno è arrivato addirittura a sabotare i freni dell’auto di un disabile, ma il prete non ha mai smesso di lottare.

Don Giacomo racconta nel libro: “Mi piacciono quelli che in tribunale si ricordano le facce e le parole di chi ha chiesto loro il pizzo, indicandoli davanti a tutti… Mi è piaciuta l’idea di emigrare a rovescio, di andare a conoscere limbo e inferno, purgatorio e paradiso, la mia vita con altri altrove”.

“Vogliamo in questa sede essere sempre più amici di don Giacomo e lo facciamo citando una bella e significativa frase di Giovanni Falcone: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”.

(L’assessore al volontariato di Casalgrande, Marco Cassinadri)