(Labitalia) – Natale ‘magro’ per i consumatori italiani. Secondo un indagine Confesercenti-Swg, la spesa per il pranzo e la cena di Natale si ridurrà drasticamente. Una flessione del 19% rispetto al 2010 che, in valore assoluto, equivale alla sottrazione di 542 milioni di euro quest’anno al monte delle risorse destinate lo scorso anno agli stessi consumi. Oltre a fare economia sul menu, in 9 su 10 trascorreranno la serata della vigilia e il pranzo di Natale a casa propria o di amici. Il quadro offerto dalle rilevazioni di Confesercenti e Swg, mostra una distribuzione della spesa in virtù della quale, ”i generi alimentari ‘sfrattati’ dalla tavola riappaiono sotto l’albero.

Cibi e vini, infatti, saranno acquistati come regali dall’83% degli intervistati, battendo per la prima volta l’abbigliamento che, invece, quest’anno sarà il desiderio di un italiano su due (specie i più giovani), parimenti ai libri o ai giocattoli, scelti entrambi da chi ha figli piccoli e che abbina i due tipi di dono”. Sono rappresentati però anche ben altro genere di desideri: ”Più di un giovane su tre (36%) sotto l’albero vorrebbe trovare un lavoro e c’è persino un 7% che non vedrebbe male l’uscita dall’euro”. Ad influire sui risultati, secondo l’associazione dei commercianti, sono, naturalmente, ”il clima di recessione e l’eccessivo peso delle imposte sui consumi”.

”Quasi un italiano su tre (28%), infatti -afferma Confesercenti- sostiene di riuscire ad arrivare, con lo stipendio, solo fino alla terza settimana del mese: lo scorso anno aveva dato questa risposta solo il 20% degli intervistati. Salgono anche, del 2%, gli italiani che dicono di arrivare alla seconda settimana: adesso sono il 10%, un italiano su dieci. Crolla il numero di persone che riesce a coprire tutti e trenta i giorni del mese con lo stipendio: sono solo il 62%, lo scorso anno erano il 72%”. Numeri che, conclude l’associazione, evidenziano aspettative estremamente negative sul futuro del Paese, ”confermata dal giudizio negativo dato dal 69% degli italiani sulla situazione economica”.