Il Comitato Direttivo della Cgil di Modena condanna i gravi episodi di razzismo consumati nelle ultime settimane a Firenze e a Torino a danno delle comunità senegalesi e rom, ma anche a danno di tutte le persone e lecomunità che credono nella possibilità di vivere libere tra diversi.
Questi episodi di razzismo, pur con esiti differenti, sono uniti dal tratto comune dell’intolleranza, dell’odio e della violenza che si spinge fino all’omicidio.
Il razzismo è una “malattia” che impedisce di vedere le persone per ciò che sono, che a priori le classifica, le giudica e le condanna a una posizione marginale nella società fino a volerne – nelle sue espressioni più violente ed estreme – la soppressione fisica, senza riconoscere, in ogni essere umano, la sacralità della vita.
Samb Modou e Mor Diop a Firenze sono morti per questo.
Samb e Diop non erano solo due senegalesi. Erano due persone, che oltre a essere caratterizzate dal loro luogo di nascita, avevano, come tutti, una storia personale fatta di cultura, interessi, convinzioni, relazioni.
L’omicida non ha colpito a caso, ha selezionato, ha scelto le vittime.
Ciò ci deve far riflettere sul clima xenofobo e di paure alimentato nonsolo dalla destra, ma anche da atti istituzionali che, a livello nazionale e locale, hanno creato in nome dell’ordine e della sicurezza, discriminazioni e ingiustizie.
Il Comitato Direttivo della Cgil di Modena sostiene la campagna nazionale “L’Italia sono anch’io”, con cui si raccolgono le 50.000 firme necessarie per la presentazione di due proposte di legge di iniziativa popolare per i diritti di cittadinanza, riconoscendo che la campagna si confronta con il concetto di cittadinanza e appartenenza in modo diametralmente opposto a quello che muove pratiche razziste.
Lo spirito delle nuove norme che vogliamo non usano l’appartenenza come una clava per dividere e separare, ma al contrario per unire e costruire una comunità di persone aperta ed inclusiva.
Il Comitato Direttivo Cgil di Modena riconferma come punto di riferimento costante il riconoscimento dei diritti sociali, civili e politici delle persone immigrate, dei rifugiati, dei richiedenti asilo politico e dei profughi agendo per eliminare i molti ostacoli culturali, sociali ed istituzionali che contribuiscono a marginalizzare la vita di molti migranti in Italia.
Il Comitato Direttivo della Cgil di Modena intende opporre i propri valori e le proprie convinzioni a quella degenerazione del pensare e del sentire, a quel razzismo quotidiano, che spesso nel silenzio trova spazio per compiere atti che umiliano sistematicamente la dignità delle persone.