Domani, mercoledì 14 Dicembre, dalle ore 12.30 alle 14.00 e dalle ore 17.30 alle 19.00, in tutte le città capoluogo di provincia della regione, davanti ad alcuni uffici postali (elenco in allegato), le segreterie regionali e provinciali dei postelegrafonici di Cisl, Uil e Ugl dell’Emilia-Romagna, organizzeranno sit-in e azioni di protesta per informare e vigilare sul blocco delle prestazioni straordinarie.
“Questo significa – ha spiegato Valerio Grillini, segretario generale regionale dei postelegrafonici (Slp) della CISL – che fino al 30 dicembre, al termine dell’orario normale di lavoro (13.30 al mattino e 18.30 alla sera), gli sportellisti delle Poste non serviranno più nessun cliente all’interno degli uffici a causa del blocco delle prestazioni straordinarie. In altri termini, oltre l’orario di chiusura non verranno smaltite le file. E noi domani saremo davanti ad alcuni uffici nevralgici del sistema postale regionale per vigilare e spiegarne le ragioni ai cittadini ”.
“E ciò avverrà – ha proseguito il dirigente della Cisl – a causa della grave negligenza del management di Poste che continua a ostacolare il diritto a protestare e non informa la clientela, con appositi cartelli negli uffici, sul blocco dell’erogazione delle prestazioni straordinarie in atto. Nonostante la Commissione di Garanzia per il diritto di sciopero abbia intimato loro di informare la cittadinanza “5 giorni prima dell’inizio e successivamente nei modi e nei tempi previsti dalla lotta”.
Una protesta che continua a causa delle gravi condizioni organizzative in cui si trovano la gran parte degli uffici postali della regione. Le stime di queste ultime ore descrivono un quadro ancora più pesante del previsto: dal prossimo gennaio, su tutto il territorio regionale, mancheranno all’appello oltre 500 lavoratori, di cui 320 sportellisti e 180 portalettere.
“Scelte irresponsabili – ha rincarato la dose il sindacalista – che inevitabilmente arrecheranno grossi disagi ai cittadini. Difatti Poste SpA, nonostante l’attivo di bilancio di oltre un miliardo di euro per il 2010, non ha speso un euro in investimenti tecnologici e anzi sta varando per il prossimo anno, senza alcuna discussione con il sindacato, un piano di riduzione dei servizi in tutto la regione, ipotizzando recapito a giorni alterni nei comuni con meno di 200 abitanti per km quadrato e chiusure degli uffici minori”.
“Nella nostra realtà – ha proseguito Grillini – il rischio dei tagli è enorme: basti pensare ai comuni appenninici, ma anche a realtà di pianura come la provincia di Ferrara, dove la densità è scarsa e non è quindi difficile immaginare quali conseguenze causeranno le decisioni annunciate”.
“Noi – ha concluso il segretario generale dell’Slp Cisl ER – ci opporremo con tutte le nostre forze a tagli indiscriminati che puntano con sfrontatezza solo a fare profitti e danneggiano la collettività creando cittadini di “serie B” nelle aree meno sviluppate della regione. Per questo motivo nei prossimi mesi cercheremo di sensibilizzare le istituzioni locali e la politica sui rischi a cui si va incontro”.