E’ stato presentato questa mattina a Bologna nella Sala della Musica di San Petronio “ANCH’IO PC”, nuova iniziativa eco-sociale che si pone l’obiettivo di contrastare l’analfabetismo informatico in Emilia Romagna attraverso la raccolta gratuita di attrezzature hardware dismesse e la distribuzione di computer rigenerati.
Il progetto nasce dall’esperienza decennale di Form’Art, azienda Leader nella formazione professionale per gli adulti, con il patrocinio di Confartigianato, Impresa Verde (Società di Servizi di Coldiretti Emilia Romagna), WWF e Lega Ambiente. All’iniziativa ha aderito anche AUSER Emilia Romagna, associazione di volontariato per l’autogestione dei servizi e della solidarietà con più di 30.000 soci in Regione, che collaborerà attivamente alla raccolta del materiale informatico da rigenerare e alla diffusione dell’offerta formativa.
Secondo gli ultimi dati Istat 2010 oltre il 60% della popolazione di età superiore ai 25 anni non ha mai frequentato un corso di informatica e il 47% della popolazione non possiede una connessione attiva a Internet. Per cercare di invertire questa tendenza ANCH’IO PC nel 2012 formerà oltre 9.000 cittadini all’uso del computer e di internet, grazie alla realizzazione di 600 cicli di incontri in 90 Comuni non capoluogo di Provincia, incidendo così per circa lo 0,7% sulla popolazione della Regione Emilia Romagna.
“Quanto sia necessario questo impegno per la crescita culturale del nostro Paese – spiega Umberto Pallareti, amministratore delegato di Form’Art – è sotto gli occhi di tutti: i Sindaci di realtà grandi o piccole che siano, hanno in evidenza l’agenda digitale. Esiste inoltre un problema ambientale legato al destino dei computer dismessi. Il nostro progetto si propone di ritirare, presso cittadini e aziende, le attrezzature informatiche obsolete per recuperarle, rigenerarle e poi donarle, dopo un breve percorso formativo, a quei cittadini che non hanno il computer e non sanno ancora usarlo. Tutto questo verrà realizzato in modo capillare sul territorio regionale, quale utile azione nella lotta allo spreco e alla discriminazione informatica. Chiediamo pertanto – conclude Pallareti – la collaborazione e la partecipazione attiva dei cittadini, delle aziende e delle loro Associazioni di categoria, delle Amministrazione locali, delle associazioni del tempo libero per contribuire ad un’azione concreta, sostenibile e responsabile”.
Il progetto prevede tre fasi:
1) ritiro gratuito delle apparecchiature informatiche presso privati e aziende
2) messa in opera di un processo industriale di trashware per dar vita a nuovi computer
3) realizzazione di 5 cicli di incontri formativi (totale 15 ore) dove i computer rigenerati saranno donati ai partecipanti dei corsi.
Durante la fase iniziale si procederà alla raccolta e al ritiro di ben 170 tonnellate di apparecchiature informatiche grazie alla collaborazione di aziende e privati del territorio, evitando così che diventino rifiuti. “Uno scorretto smaltimento di PC usati, – afferma Sarah Magrini, Responsabile Area Ambiente e Territorio di Coldiretti Emilia Romagna – potrebbe causare sul terreno un aumento della concentrazione di metalli pesanti con ingenti danni di tossicità, minacciando il primo dei fattori produttivi delle aziende agricole. Ecco perché Coldiretti plaude ad iniziative come il progetto ANCH’IO PC, iniziative che sappiano coniugare la tutela ambientale (recupero di RAEE) con aspetti della alfabetizzazione informatica che per le aziende agricole significano modernizzazione e snellimento burocratico”.
La fase due prevede l’organizzazione di 10 corsi di formazione professionale per la figura di “Tecnico Hardware” al fine di recuperare tutto il materiale raccolto e trasformarlo in computer perfettamente funzionanti con l’istallazione di software liberi e gratuiti. Gli iscritti, assunti al termine di ogni corso per un periodo di quattro settimane, impareranno tutti i segreti del trashware ossia la pratica di recuperare vecchio hardware, mettendo insieme elementi di computer diversi. Nella terza fase i computer rigenerati verranno donati ai cittadini che parteciperanno ai 5 cicli di incontri di 3 ore cadauno, organizzati in collaborazione con 90 Comuni dell’Emilia Romagna.
Moltissimi sono i corsi di formazione e le iniziative di recupero di computer dismessi, ma solo nel progetto “ANCH’IO PC” queste azioni sono completamente integrate. “E’ un progetto unico in Italia, – spiega il VicePresidente Nazionale di Confartigianato Giampaolo Palazzi – ed il suo valore rappresenta un bene collettivo capace di creare una migliore qualità di vita nell’intera comunità. Dopo averlo sperimentato in Emilia Romagna cercheremo di diffonderlo in altre regioni”.
Tutti possono partecipare ad ANCH’IO PC, progetto rivolto ai cittadini dell’Emilia Romagna e realizzato da Form’Art con il sostegno di privati ed aziende, associazioni di categoria, di volontariato e no profit. E’ disponibile un numero verde 800628899 e un sito internet dedicato http://www.anchiopc.it.