Nel titolo di quest’articolo ho indicato una delle idee alla base delle iniziative culturali, che vengono realizzate a Castelvetro: l’idea di trasformare gli spazi aperti, le strade, le piazze da luoghi di transito a luoghi d’incontro.

Per questa ragione, gran parte degli sforzi sono concentrati nel periodo estivo; l’Estate a Castelvetro è senza dubbio il contenitore più interessante che abbiamo a disposizione, tanto importante da contenere, oltre a cinema, teatro, concerti e iniziative delle associazioni culturali, anche “piùvicini”, certamente un piccolo progetto, ma dalle grandi potenzialità per realizzare un nuovo modo di intendere la partecipazione. L’idea di dare un’identità anche ai quartieri di Castelvetro e delle frazioni, unendo i cittadini nella realizzazione di progetti semplici e concreti come le feste di vicinato, sta già portando qualche frutto e continueremo, nei prossimi due anni e mezzo, sulla stessa strada (cercando, ovviamente, di migliorare).

Esattamente sulla stessa linea, ma all’opposto, stanno i grandi eventi culturali, in grado di riempire le piazze di cittadini e di visitatori provenienti soprattutto da fuori città.

Questi eventi, che sono, ad esempio, il Poesia festival delle Terre di Castelli, il Corteo Storico – Dama vivente, la Festa a Castello, il Mercurdo, attirano a Castelvetro turisti che , come si diceva, riempiono le piazze, ma anche i ristoranti, gli alberghi e che ritornano a casa con un pieno di buon cibo, buon vino e il ricordo di paesaggi, arte e storia.

Gli appuntamenti, che rappresentano un’occasione per lo sviluppo economico del territorio, sono stati affiancati, in questi due anni e mezzo, da proposte indirizzate, con particolare attenzione, ai cittadini di Castelvetro, come, ad esempio, gli approfondimenti sulla storia recente della rassegna EVENTI. Questo progetto condensava in sé una serie di spunti interessanti (ripresi in altre occasioni): due ricorrenze molto sentite (il ventennale della caduta del Muro di Berlino e la liberazione di Nelson Mandela), proposte rivolte ai ragazzi delle scuole alla mattina, ai giovani ventenni (invitati espressamente) e al pubblico, alla sera, e che raggruppavano diversi linguaggi comunicativi – racconto (un monologo di Simone Maretti), musica, video, immagini.

Molto importante è anche il rapporto coi comuni circostanti. Si è detto del Poesia festival, ma possiamo parlare anche della collaborazione con la Provincia di Modena; Castelvetro fa parte di tre reti provinciali molto utili per la promozione: il circuito “Castelli di Modena”, il Sistema museale (MusA, progetto Musei da gustare, mostra Italia Italie dedicata al 150° dell’Unità d’Italia) e il Sistema bibliotecario.

Parlando della biblioteca e dell’archivio storico, voglio ricordare, nel 2010, la pubblicazione di “Tra le pagine di un registro” che ha segnato la conclusione di un importante lavoro di sistemazione del fondo storico dell’Archivio scolastico delle scuole elementari di Castelvetro e i progetti legati alla P4C – philosophy for community (tutti con l’obiettivo di sviluppare il pensiero critico, specialmente nei ragazzi).

Infine vorrei accennare al lavoro fatto per la valorizzazione del castello di Levizzano, utilizzato per molte iniziative organizzate direttamente o patrocinate dall’amministrazione comunale: Poesia festival (nella foto Vincenzo Cerami), Festival Jazz, Transromanica, Estate a Castelvetro, Ottobre rosa, Torneo di scacchi, Concorso un giovane poeta, Farm aid, Terre di vite, Simposio dei lambruschi, Wedding day, FotoArt, Suggestioni fra le torri e altre.

Per chiudere, ritorno all’idea di partenza, quella di Castelvetro luogo d’incontro: in questi due anni e mezzo ho avuto il piacere di incontrare tanti castelvetresi, ma ritengo che non sia sufficiente l’incontro, occorre lo scambio (di idee e di esperienze); per questo ringrazio soprattutto le persone con le quali ho lavorato. Confermo che proseguiremo con le iniziative per rafforzare la presenza turistica a Castelvetro, ma anche per sviluppare sempre più la comunità dei cittadini, ai quali colgo l’occasione per augurare un buon Natale e un felice 2012.

(Domenico Barani – assessore alla cultura)