Delle 4.000 persone che costituiscono la popolazione detenuta negli istituti penitenziali presenti nella nostra Regione, la maggioranza e rappresentata da cittadini stranieri; tra cui prevalgono i cittadini marocchini (530 detenuti), i cittadini tunisini (430 detenuti), ed i cittadini albanesi (241 detenuti).
Tra i detenuti con cittadinanza italiana, i reclusi nati in Emilia-Romagna sono solo n. 437, ossia il 10,9 % dell’intera popolazione carceraria.
Il Consigliere Regionale della Lega Nord, Roberto Corradi, ha presentato un’interrogazione con ha quale ha chiesto alla Giunta guidata da Vasco Errani di attivarsi presso i competenti organi, al fine di favorire il trasferimento dei detenuti stranieri presso i Paesi di provenienza, affinché scontino la pena nelle strutture carcerarie di detti Paesi.
Per il Consigliere leghista: “Se paradossalmente fosse possibile trattenere nelle carceri presenti in Emilia-Romagna solo i detenuti emiliano-romagnoli, potremmo conservare una sola struttura detentiva e chiudere tutte le altre. Mi rendo conto che la cosa non è possibile, ma sarebbe importante che la Regione attivasse ogni iniziativa utile, presso i competenti organi, affinché almeno i cittadini stranieri (che sono la maggioranza dei detenuti), vengano portati a scontare la pena residua presso le carceri dei Paesi d’origine, quantomeno coloro che stanno scontando una condanna definitiva.
Non è solo un problema di sovraffollamento degli istituti di pena, ma anche una questione di costi, infatti ogni persona reclusa rappresenta un notevole costo a carico del bilancio dello Stato.”