Le dimissioni di Berlusconi sono avvenute nel peggiore dei modi: Berlusconi non è stato cacciato dalle piazze, come hanno fatto le masse in Nord Africa. Berlusconi è stato sostituito da Monti per volontà della grande borghesia italiana, che non vedeva più in lui un rappresentante credibile di fronte ai mercati internazionali.
La richiesta di sostituire Berlusconi con Monti (uomo di fiducia dei banchieri) viene soprattutto da Confindustria, dalla Bce, dall’Fmi, che vogliono far passare anche in Italia misure draconiane come in Grecia. Da Bersani a Di Pietro, da Vendola a Grillo tutti avallano questa menzogna. La stessa Rifondazione, che pure prende le distanze dal governo Monti, contemporaneamente apre alla futura coalizione di governo di centrosinistra a cui Monti spiana la strada: apre cioè a un governo proprio con quei partiti che sostengono oggi questo cosiddetto “governo tecnico”.
Che Monti non rappresenti nessuna discontinuità rispetto al governo precedente lo dimostrano gli apprezzamenti che ha espresso per l’intenzione di Marchionne di estendere il modello Pomigliano a tutto il gruppo Fiat: cosa che avrà pesanti ricadute sulle condizioni di lavoro di tanti operai della Fiat della nostra provincia.
Il Partito di Alternativa Comunista (partito trotskista, sezione italiana della Lit-Quarta Internazionale) si colloca nettamente all’opposizione del governo Monti: Monti va cacciato con la mobilitazione di massa, ma non per un nuovo governo di centrosinistra. A Modena e in tante altre città d’Italia lanciamo, a partire da sabato 19 novembre, la mobilitazione contro l’ennesimo governo dei banchieri e dei padroni.
Sabato 19 Novembre, dalle ore 16, in via Emilia centro NO AL GOVERNO MONTI. BASTA GOVERNI DEI BANCHIERI! Volantinaggio del Partito di Alternativa Comunista.