Giuste ed opportune furono a suo tempo le osservazioni dell’on. Bertolini per la quale le preferenze conquistate durante qualsivoglia prova elettorale rappresentano la migliore prova di Primarie possibile, altresì condivisibile la posizione di Michele Barcaiuolo secondo il quale le primarie, in senso stretto, dovrebbero essere utilizzate per identificare classe dirigente e i vari candidati anche all’interno del PDL.

Talmente vere ed opportune tali tesi, che risulta del tutto evidente come il coordinatore provinciale non possa in alcun modo essere scelto da “quattro amici al Bar”, magari durante il distratto sorseggio di un caffè.

Tale scelta deve essere ovviamente e necessariamente fatta dagli iscritti al partito, d’altronde “una testa un voto” è la filosofia di base a cui si inspira il regolamento congressuale valido anche in quel di Modena e fortemente voluto dal segretario del partito Angelino Alfano.

Il consigliere regionale Aimi ebbe già nelle recentissime elezioni regionali un ottimo risultato in termini di consenso e preferenze, successo che lo ha portato ad essere eletto senza alcuna difficoltà all’interno dell’assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, cos’ è cambiato da allora? Quali elementi di delegittimazione sono eventualmente intervenuti? Lo dico senza timore di essere smentito! Nessuno!

Si solleva altresì la questione della presenza dell’avv. Samori, questione strumentale e pretestuosa; lo stesso avvocato infatti – anche attraverso la stampa locale – ha affermato in plurime occasioni e senza possibilità di fraintendimento alcuno, la sua totale estraneità al momento congressuale, sottolineando anche il suo totale disinteresse per ogni ruolo e incarico all’interno del PDL provinciale.

Polemiche inutili e dannose, dunque, quelle avanzate da alcuni ambienti, volte piuttosto a nascondere il clamoroso errore politico relativo alla famosa lettera degli “scontenti” a Berlusconi, una lettera che di fatto ha aperto la falla definitiva che ha portato alla materializzazione della crisi politica oggi davanti ai nostri occhi di tutti. Diamo la parola al congresso, senza timori, patetiche grida d’allarme e, soprattutto, senza paura.

(Rinaldi Bruno, Consigliere Provinciale di Modena – ViceCapogruppo Gruppo Consigliare PDL)