In questi giorni è in discussione una manovra economica che ha l’obiettivo, attraverso tagli della spesa pubblica e aumento della pressione fiscale, di azzerare il deficit dello Stato per dare garanzie al mercato sulla possibilità di restituire le risorse prese a prestito per fare fronte allo spaventoso debito pubblico.
Senza volere entrare nel merito rispetto alla efficacia e alla equità delle scelte di politica economica che si stanno approntando, salvo rilevare che continua la crescita della pressione fiscale ormai insostenibile per le imprese mentre vengono rimandate le scelte per tagliare i costi della politica e le spese improduttive, tutti i principali analisti economici sottolineano che senza rilanciare la crescita economica investendo su liberalizzazioni, innovazione e maggiore produttività appare difficile invertire la tendenza e dare una prospettiva alla nostra economia e alla nostra società.
Contro le misure di liberalizzazione, che hanno l’obiettivo di aprire i mercati stimolando la concorrenza e premiare le aziende più capaci e in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori, si sono scagliate le corporazioni, ad esempio le principali sigle del settore taxi e noleggio con conducente che sono riuscite in commissione al Senato ad escluderci dalla normativa in approvazione, garantendo ancora una volta il numero chiuso, il vincolo territoriale e la garanzia della tariffazione concordata.
Questa decisione trova tutta la contrarietà di Federnoleggio, l’associazione di noleggiatori con conducenti aderente alla Confesercenti di Bologna, che ritiene sbagliato continuare a pensare ad una prospettiva fatta di vincoli, licenze, numero chiuso, con il risultato che quando, prima o poi, l’Europa ci costringerà alle regole del mercato e della concorrenza, avremo un sistema di imprese che pagherà un prezzo molto alto dopo essersi abituato ad un mercato protetto.
A Bologna la situazione è ancora più blindata in quanto la gestione del servizio noleggio con conducente è gestito da due cooperative che hanno creato un mercato protetto in cui è impossibile entrare e addirittura progettano la loro fusione per creare un monopolio e dettare le regole, gestire le licenze e determinare le tariffe.
Occorre liberalizzare il settore, eliminare il sistema che ha generato quelli che loro chiamano gli “irregolari”, cioè coloro che con una licenza di un comune limitrofo operano sulla città, operatori che con tanto di autorizzazione, patente e iscrizione al ruolo non hanno voluto o potuto acquistare una loro licenza con richieste di oltre 200.000 Euro, acquistando autorizzazioni in provincia a prezzi più sostenibili per una nuova impresa.
Federnoleggio, l’Associazione di cui sono Presidente a Bologna si batte per una diversa regolamentazione dell’attività di noleggio con conducente, più libertà di fare impresa, libertà di circolare sul territorio provinciale e regionale, libertà di determinare le tariffe di servizio per i cittadini e le imprese che si occupano di turismo, mettendo al centro la capacità e la voglia di innovare.
Federnoleggio vuole dare la possibilità agli imprenditori associati di investire nella propria impresa per la crescita, per nuovi posti di lavoro, consapevoli che solo il mercato e i consumatori possono definire il valore di una impresa.
Speriamo che in Italia e a Bologna tutto ciò sia possibile. Per quanto ci riguarda chiederemo alla nuova Amministrazione e alla Provincia segnali di discontinuità in questo settore, nell’interesse della città e dei cittadini e delle imprese che credono nel mercato.
(Fabio Fabbri, Presidente Federnoleggio Bologna)