Recentemente la Provincia di Modena ha pubblicato i dati sulla raccolta differenziata 2010, che piazzano Sassuolo ad un lusinghiero 58,3%, sulla soglia del 60% auspicato già da diversi anni. L’analisi dei dati anno per anno poi fa emergere un dato altrettanto importante: dal 2007 al 2009, in tre anni, la giunta di Graziano Pattuzzi ha portato la raccolta differenziata dal 47% al 58,6%, con un incremento vicino al 12% complessivo, costante anno per anno. Nel 2010, primo anno a totale gestione Caselli, il dato si è fermato, anzi è regredito dello 0,3%.
Difficile ritenere che si tratti di un caso. Il buon risultato della raccolta differenziata sassolese era stato raggiunto attraverso controllo del territorio, pianificazione, attività di educazione e sensibilizzazione, in accordo con la società che per il territorio sassolese gestisce il servizio rifiuti. Colloqui costruttivi, utili per stabilire cosa non funzionava e cosa poteva essere cambiato, senza esimersi dalle critiche ma puntando tutti all’obiettivo di un miglioramento, importante per la città.
Non è un caso nemmeno che il progresso si sia fermato con la giunta Caselli, che ha adottato una politica non costruttiva nel rapporto con Hera, di critica fine a se stessa, di continuo scaricabarile di fronte a ogni lamentela,giustificata o meno, dei cittadini, di continui interventi pubblici in cui si indica l’azienda di servizi come un problema da risolvere e liquidare. La conseguenza di questo atteggiamento di sfiducia si vede nella mancanza di interventi e attenzione, anche per il tema della differenziata. In due anni non abbiamo mai letto un intervento dell’assessore all’ambiente in merito, mentre l’abbiamo sentita più volte criticare il servizio. I dati provinciali mostrano che, almeno nel settore della differenziata, il sistema sassolese funziona eccome. Si può fare di più, superare la soglia del 60% , sempre che questa amministrazione lo voglia, ma non ne siamo sicuri.
(Sandro Morini, Consigliere Comunale PD)