Dopo lunga procedura amministrativa seguita dal patronato Inca Cgil di Castelfranco Emilia (Modena), è stato finalmente riconosciuto l’assegno di invalidità civile per parziale invalidità a una cittadina non comunitaria priva della carta di soggiorno (permesso CE per lungo soggiornanti).

La signora, cittadina turca, 48 anni, residente a Castelfranco Emilia, dal 1993 in Italia con varie occupazioni, prima bracciante agricola, poi badante e inserviente in un ristorante, per seri motivi di salute dal 2007 è impossibilitata a continuare a lavorare.

Si trova così costretta a far domanda di invalidità civile, vista anche la difficile situazione familiare. Assistita dal patronato Inca, nel 2008 alla signora viene riconosciuta la riduzione della capacità lavorativa al 75% dall’Ausl di Modena, ma ecco la prima brutta sorpresa. Una volta fornita la situazione che attesta assenza di reddito, l’Inps di Modena nega però l’assegno per mancanza di carta di soggiorno, documento che viene rilasciato ai cittadini extra UE in possesso di determinati requisiti (5 anni di soggiorno, attività lavorativa e situazione reddituale).

“Alla luce di recenti pronunciamenti della Corte Costituzionale non ci siamo però scoraggiati – afferma Ornella Bonacina dell’Inca di Castelfranco Emilia – perché era chiaro che una persona impossibilitata a lavorare non potesse dimostrare requisiti reddituali e lavorativi, e quindi ottenere la carta di soggiorno”.

L’Inca ha perciò fatto ricorso nel maggio 2011 al Comitato provinciale Inps di Modena che accoglie il ricorso, impugnato però subito dopo dal direttore provinciale dell’istituto, sospendendo così l’esecutività del provvedimento.

Il Comitato nazionale Amministratore della gestione interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali dell’Inps, a cui ha fatto ricorso il direttore modenese, contesta però l’impugnazione, dando ragione al Comitato provinciale Inps di Modena e quindi all’Inca che chiedeva l’applicazione di diverse sentenze delle Corte Costituzionale succedutesi in materia. Sentenze in cui si rigetta la discriminazione tra cittadini comunitari ed extra in base all’art.14 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, e in cui si dichiara illegittimo il provvedimento Inps che nega le provvidenze economiche agli extracomunitari invalidi per mancanza di carta di soggiorno. In altre parole, si evince dalle sentenze della Corte che vengono prima i diritti e i bisogni della persona.

“La delibera del Comitato Amministratore nazionale Inps – afferma Ciro Spagnulo del Cls/Cgil di Modena – apre dunque la strada all’esito favorevole dei tanti ricorsi presentati dai cittadini non comunitari invalidi, e in stato di bisogno, privi della carta di soggiorno, e auspichiamo anche che ponga termine al contenzioso giudiziario, con sollievo per le tasche dei ricorrenti”.

(Inca Cgil Modena – Centro Lavoratori Stranieri Cgil Modena)