I Carabinieri della Stazione di Nonantola, nel corso di un controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, svolto con il concorso di unità cinofile antidroga, hanno rinvenuto, all’interno di un casolare abbandonato di via Zamberlane, oltre un chilo di hashish, suddiviso in panetti da 1 etto ciascuno e 20 grammi di cocaina, il tutto abilmente occultato all’interno di un locale adibito a deposito.

L’intervento dei cani antidroga, che segnalavano l’ulteriore presenza di stupefacente di tipo hashish (circa 50 grammi) all’interno di una Fiat Bravo parcheggiata all’esterno del casolare, permetteva dunque di risalire al proprietario del veicolo, identificato in S.S., 27enne marocchino residente in un condominio attiguo al casolare controllato.

I militari procedevano quindi a perquisire l’appartamento occupato da S.S., al cui interno veniva trovato un suo connazionale, R.H., 30enne originario di Casablanca, risultato irregolare sul Territorio nazionale e dichiaratosi ospite di S.S..

All’interno della camera da letto occupata dai due veniva rinvenuto, in parte occultato in un cassetto di un comodino ed in parte nascosto all’interno di una scarpa ginnica, un ulteriore quantitativo di hashish, per un peso complessivo di oltre 130 grammi.

I due, interpellati in merito al possesso dello stupefacente, dichiaravano l’esclusivo utilizzo personale di tale sostanza.

S.S. e R.H. venivano dunque tratti in arresto poiché responsabili di detenzione di hashish finalizzata allo spaccio.

Sono in corso accertamenti volti ad appurare se anche lo stupefacente rinvenuto nel casolare (risultato del medesimo tipo e qualità di quello rinvenuto nell’abitazione perquisita) sia riconducibile ai predetti maghrebini.

S.S. e R.H. sono stati quindi tradotti presso il carcere Sant’Anna di Modena a disposizione dell’autorità giudiziaria.