Sette alloggi di prestigio, inseriti nel nuovo comparto abitativo di via Radici in Piano n. 14, a Sassuolo, saranno concessi in affitto, in regime di canone concordato, per la durata di otto anni, a nuclei famigliari che hanno, o che hanno avuto per almeno 5 anni, la residenza anagrafica a Sassuolo e sono in possesso di specifici requisiti lavorativi e di reddito.

Questi i principali aspetti del bando pubblicato dal Comune di Sassuolo, e che da lunedì 20 giugno è a disposizione presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Piazza Garibaldi.

I cittadini interessati, e in possesso dei requisiti richiesti, hanno tempo fino al 14 novembre per presentare la domanda presso l’Urp.

“Questo bando – ha affermato l’Assessore all’urbanistica del Comune di Sassuolo, Claudia Severi – rappresenta un’opportunità molto importante destinata a soddisfare una fascia di soggetti che pur avendo una condizione lavorativa e reddituale tale da escluderli dal diritto dei contributi sociali pubblici, non riescono ad accedere alla casa a condizioni normali di mercato. Qualche esempio: una coppia di giovani lavoratori sassolesi con meno di 35 anni, una coppia di anziani o un nucleo famigliare con portatore di handicap a carico. Vogliamo creare inoltre le condizioni favorevoli affinché anche i giovani sassolesi, che troppo spesso sono emigrati in comuni limitrofi, ritornino a scegliere la nostra città come luogo di residenza.

Tra i criteri di priorità, ai fini della formazione della graduatoria, il bando prevede anche il fare parte di forze dell’ordine. Vogliamo offrire un opportunità anche a chi, per motivi di lavoro nell’ambito della sicurezza, è obbligato a trasferirsi a Sassuolo da altre zone d’Italia. Non parliamo di edilizia sociale o di contributi per l’affitto. Parliamo di concedere alloggi di nuova costruzione, in un contesto prestigioso, ad un canone di affitto calmierato. Ci sono varie tipologie di alloggio che comprendono appartamenti con canone da 445 euro al mese fino ad arrivare all’attico da 627 euro mensili. Purtroppo la crisi economica ha allargato la fascia delle persone che pur avendo un lavoro non possono permettersi né di acquistare un alloggio nuovo né di pagare un affitto alle condizioni di mercato, e né, avendo un ISEE superiore ad una certa soglia, accedere ai contributi sociali garantiti alle fasce più deboli. Questa è una iniziativa concreta per rispondere alla richiesta abitativa espressa anche da questa fascia della popolazione”