Un consigliere del gruppo Sel-Verdi ha interrogato la Giunta regionale, durante il question time, sul futuro di “58 lavoratori ancora in stato di precarietà” collegati alla vicenda dell’ex Manifattura tabacchi di Bologna, ex monopolio di Stato, gestita dal 2003 al 2008 dall’azienda British American Tobacco (BAT), che nel 2008 decise di “disimpegnarsi”, stipulando un “accordo con BVTech, alla presenza di Istituzioni e sindacati, per una riconversione degli spazi dell’ex Manifattura e per un reimpiego degli occupati della BAT”.
Dei 58 lavoratori, – ha sottolineato l’esponente dei sel-verdi – solo 18 risultano attualmente impiegati, mentre altri 40 sono in cassa integrazione con scadenza a luglio 2011. L’11 aprile 2011, inoltre, – ha aggiunto – gli stessi avrebbero denunciato come “gran parte dell’accordo non sia ancora stato applicato”.
La BVTech – secondo quanto riferito dal consigliere – si starebbe “parzialmente disimpegnando rispetto all’accordo iniziale”, con “un passaggio di proprietà alla Sinergie d’Imprese, partecipata per il 60% dalla stessa BVTech e per il 40% dal Gruppo Omnicoop”.
Visto che la Regione “è stata parte attiva nelle trattative del passaggio BAT-BVTech”, l’interrogante ha chiesto se la Giunta sia in possesso di ulteriori informazioni sulle scelte di BVTech e di Sinergie d’Imprese, se sia a conoscenza dei motivi per cui l’accordo BVTech non venga applicato e come intenda muoversi per garantire il rispetto degli accordi di cui è stata parte in causa.
“La Regione ha seguito e continuerà a seguire la situazione della BVTech di Bologna per ottenere la piena attuazione degli impegni assunti dall’azienda nei confronti dei lavoratori e recepiti nei protocolli sottoscritti dalle parti sociali e dalle Istituzioni”.
Lo ha dichiarato l’assessore alle attività produttive, ricordando che durante l’ultimo incontro al Tavolo regionale, svoltosi il 20 maggio 2011, il rappresentante della società Sinergie d’Imprese avrebbe annunciato la completa ricollocazione dei 58 lavoratori entro la fine dell’anno, con il proposito di assumerne 25 a tempo indeterminato dall’inizio di giugno, mentre gli altri 33, dal primo ottobre al 31 dicembre, saranno assunti in Sinergie d’Imprese o in altre società del Gruppo Omnicoop.
La Regione – ha aggiunto – ha preso atto dell’impegno della proprietà, ma continuerà a vigilare e a premere perché si raggiunga l’accordo fra la stessa proprietà ed il sindacato per assicurare garanzie occupazionali a tempo indeterminato ai 58 lavoratori, evitando il rischio di una nuova precarietà.
Entro il mese di giugno, quindi, – ha concluso – il Tavolo regionale sarà nuovamente convocato per verificare l’accordo generale sottoscritto a suo tempo, gli eventuali passi avanti nella trattativa proprietà/sindacati e la concreta attuazione dei primi impegni assunti dall’azienda per il mese in corso.
”Non sono d’accordo con alcune considerazioni” espresse dall’assessore – ha replicato il consigliere – ma auspico di poter “concordare con le azioni“ che la Regione ha messo e metterà in atto perché gli accordi sottoscritti siano rispettati.