«La delibera regionale è in regola. E nel merito i Grillini, come al solito, fanno tempeste in un bicchiere d’acqua e gridano al lupo per spaventare i cittadini». Inizia così la risposta dell’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli ad Andrea Defranceschi a proposito dei permessi di ricerca di idrocarburi in regione.

«A parte il fatto che i riferimenti alle norme del 1927 e 1939 sono inesatti, perché non riguardano gli idrocarburi, Defranceschi ha letto solo quel che gli è parso e ha dimenticato – ha aggiunto Muzzarelli – che nella delibera della Giunta c’è scritto a chiare lettere che “la realizzazione del pozzo esplorativo dovrà essere sottoposta a una nuova procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, una volta localizzato precisamente il sito della postazione”, che mi pare un vincolo non da poco».

Inoltre, ha aggiunto l’assessore regionale Muzzarelli, «comprendo che parlare a chi strumentalizza ogni cosa non serva a molto. Pertanto mi rivolgo direttamente ai cittadini per ricordare che la procedura per la ricerca e la coltivazione degli idrocarburi è lunga e complessa e nella nostra Regione molto garantista. Per quanto riguarda la richiesta di permesso di ricerca della Hunt Oil nell’area vasta del fiume Secchia, la fase attuale è quella relativa ai rilievi sismici. Per procedere alle perforazioni di uno o più pozzi di esplorazione, dopo il rilascio del permesso di ricerca da parte del Ministero, occorre un’altra procedura di Via. Per la coltivazione occorre, infine, una ulteriore procedura di Via. In conclusione, confermo ai cittadini che in Emilia-Romagna non consentiremo metodi non convenzionali di coltivazione di giacimenti di idrocarburi e voglio rassicurarli che procederemo sempre con la massima trasparenza e garantendo la più ampia e corretta informazione, collaborando con le istituzioni locali che partecipano alle conferenze di servizio».