L’ex comandante del compartimento della Polstrada di Bologna, V.D., un ispettore dello stesso ufficio e un medico sempre della Polstrada sono stati rinviati a giudizio dal gup di Bologna, Marinella De Simone in quanto accusati di aver tentato in due casi e di esserci riusciti in un altro di cancellare tre contravvenzioni.
In particolare l’ex comandante, che ha optato per il rito abbreviato e che comparirà davanti al giudice il prossimo mese, è accusato di aver fatto cancellare una multa per eccesso di velocità comminata al figlio il 15 gennaio 2008 sull’A14.
Secondo l’accusa del pm Giuseppe Di Giorgio, il comandante e l’ispettore responsabile dell’ufficio verbali avrebbero inserito volontariamente dei dati falsi nel sistema informatico che gestisce automaticamente i verbali e in tal modo avrebbero fatto scadere i 150 giorni entro i quali deve essere notificata la multa. Anche il medico, sempre secondo l’accusa, avrebbe provato a fare la stessa cosa con due contravvenzioni prese sull’A1.
Secondo la difesa, invece, quelle multe sarebbero state pagate e per giunta doppie perchè dopo la scadenza dei termini. Il medico e l’ispettore hanno optato per il rito ordinario e il processo comincerà il 6 ottobre davanti alla prima sezione collegiale. L’ispettore deve rispondere di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d’ufficio e tentato abuso. Il medico è accusato di tentato abuso in concorso.
V.D. invece risponde di abuso d’ufficio. Per il suo caso il gup ha disposto un supplemento di indagine perchè vuole sentire il nuovo capo della Polstrada di Bologna per chiedere qual’è la prassi seguita nella gestione delle multe.