Si è svolta oggi l’Assemblea di bilancio del Consorzio cooperative sociali Quarantacinque. Il Consorzio, nato nel 1994 a Reggio Emilia nell’ambito di Legacoop, si è sviluppato negli anni in diverse regioni italiane, fino ad arrivare nel 2010 a 50 cooperative associate, di cui 27 sono cooperative sociali che operano nel settore socio-assistenziale ed educativo, 18 in quello dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, cinque sono cooperative non sociali. Sei sono i soci sovventori, di cui tre sono anche soci ordinari. Al Consorzio aderisce la quasi totalità delle cooperative sociali aderenti a Legacoop Reggio Emilia. Per rafforzare il ruolo sempre più nazionale del Consorzio, l’Assemblea si è svolta a Piacenza, dove operano quattro cooperative sociali aderenti a Quarantacinque, che ha in questa città una sede distaccata. All’Assemblea, oltre al presidente di Quarantacinque Piero Giannattasio e al direttore Fabrizio Montanari, sono intervenuti il presidente di Legacoop Piacenza Maurizio Molinelli, il responsabile delle cooperative sociali di Legacoop di Piacenza Fabrizio Ramacci, che è anche consigliere del Consorzio, e il coordinatore delle cooperative sociali di Legacoop Reggio Emilia Carlo Possa.
Il fatturato del Consorzio, nel 2010, si attesta sui 16 milioni di euro, superando di un milione il budget di previsione: 12 milioni riguardano servizi relativi alle cooperative socio-assistenziali ed educative, e oltre tre milioni riguardano le cooperative per l’inserimento lavorativo. Quarantacinque è oggi una delle realtà consortili più importanti a livello nazionale nella cooperazione sociale. Il fatturato aggregato delle cooperative sociali associate è di oltre 265 milioni di euro nelle cooperative socio-assistenziali ed educative, e di oltre 34 milioni in quelle di inserimento lavorativo. Gli occupati, in totale, sono 10.242. Va segnalato come molto significativo il numero delle persone svantaggiate inserite al lavoro che nel 2010 raggiunge il numero di circa 490 unità. Le cooperative di Quarantacinque operano in Lombardia, Piemonte, Sicilia, Calabria, Sardegna, Molise, Veneto, Toscana, Lazio e in diverse province dell’Emilia-Romagna. Il consorzio ha ottenuto nel 2010 la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008.
“La crisi economica – ha spiegato il direttore di Quarantacinque Montanari – ha toccato anche la cooperazione sociale, ma è stata affrontata in maniera positiva dal Consorzio e dalle cooperative socie, con risultati apprezzabili. Abbiamo puntato molto sulla formazione dei dirigenti e degli operatori, dando vita anche ad un corso di alta formazione con il contributo di Foncoop, abbiamo attivato servizi innovativi in sintonia con i nuovi bisogni determinati dalla crisi, abbiamo puntato sulla organizzazione aziendale e la razionalizzazione dei costi, abbiamo contribuito a consolidare o avviare nuovi rapporti di collaborazione tra cooperative socio-assistenziali e di inserimento lavorativo. Siamo inoltre stati attenti a monitorare sui territori i nuovi bisogni e abbiamo sviluppato un servizio tecnico-legale per meglio interpretare le normative”.
“E’ stato un lavoro – aggiunge il presidente di Quarantacinque Giannattasio – che ha sostenuto le cooperative associate nell’ottenere risultati significativi in difesa dell’occupazione, in particolare di quella dei disabili, ha confermato sostanzialmente il fatturato sviluppato con le singole cooperative e creato i presupposti per affrontare il perdurare della crisi economica, e la situazione sempre più preoccupante che derivata dai forti tagli ai servizi delle amministrazioni pubbliche”. Nella sua relazione Giannattasio ha affrontato anche i problemi della ridefinizione delle politiche del welfare, dei rapporti con le amministrazioni pubbliche e le utilities come Iren, con cui c’è una lunga e positiva collaborazione, e in particolare i problemi aperti dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici con una interpretazione molto limitativa della legge sulle cooperative sociali in merito ai lavori e servizi pubblici da affidare alle cooperative che inseriscono al lavoro persone svantaggiate.
“Fino al 2010 – aggiunge Fabrizio Montanari – le cooperative hanno tenuto, in particolare dal punto di vista occupazionale: pensiamo solo alle persone svantaggiate inserite a cui viene garantito un lavoro, che sono aumentate. L’impegno delle cooperative è stato molto forte, sia in termini di razionalizzazione organizzativa che di impegno finanziario. Ma le preoccupazioni sono per il futuro: le sempre minori risorse della finanza pubblica e la relativa ridefinizione dei servizi rischia di portare le amministrazioni pubbliche a fare scelte che scaricherebbero sulle cooperative sociali buona parte dei sacrifici. Questa tendenza, che già si nota con evidenza, ci preoccupa molto per gli aspetti economici, finanziari e organizzativi, ma specialmente per quelli occupazionali”.
L’Assemblea ha poi eletto il nuovo consiglio di amministrazione, in buona parte riconfermato: Piero Giannattasio è il presidente e Fabrizio Ramacci, il nuovo vicepresidente. I consiglieri sono: Sabrina Bonaccini, Vittorio Bonilauri, Raul Cavalli, Grazia Faltoni, Roberto Mainardi, Diego Malmassari, Silvia Panini, Carlo Possa, Roberto Roccuzzo, Guido Saccardi, Elena Bertolini.