Alstom Transport Italia – leader mondiale nel settore del trasporto ferroviario, e in particolare dei treni ad alta velocità – e Corghi SpA– il maggior produttore mondiale di equipaggiamenti per l’assistenza ai veicoli – entrano ufficialmente a far parte della compagine sociale di Crit. Grazie alla delibera dell’Assemblea dei Soci del Crit, riunitasi il 19 Maggio presso la propria sede, salgono così a 26 le grandi aziende emiliano-romagnole socie del broker tecnologico di Vignola specializzato nei processi di Innovazione Collaborativa.

I due nuovi soci di Crit sono leader mondiali nei propri settori e possono vantare forti capacità tecnologiche e grande propensione all’innovazione.

Fondata nel 1998 e fortemente radicata nella tradizione ferroviaria italiana (SASIB Railway di Bologna, Fiat Ferroviaria, Osvaldo Carboni Lecco SpA), Alstom Transport Italia è leader mondiale nei treni ad alta velocità basati su tecnologia “tilting” (oltre 400 treni Pendolino venduti in tutto il mondo), e centro di eccellenza per i sistemi di segnalamento ferroviario e i sistemi di trazione.

Con un fatturato di 994 milioni di euro nell’esercizio 2010/2011, 8 sedi distribuite su tutto il territorio italiano e 2.600 dipendenti, è una delle principali aziende del settore in Italia.

Le sedi Alstom Transport in Italia progettano e realizzano materiale rotabile, componenti, segnalamento e infrastrutture per il trasporto su rotaia, dai treni ad alta velocità, ai sistemi di segnalamento, alle infrastrutture, fino a progetti “chiavi in mano” per metropolitane e tramvie.

La Corghi SpA di Correggio (RE), invece, opera con successo nel mercato globale degli equipaggiamenti per l’assistenza ai veicoli, in particolare per il servizio alla ruota. Smontagomme, equilibratrici, allineatori per il controllo della geometria, ponti sollevatori, linee di controllo tecnico, sistemi di diagnostica per veicoli, sono i cardini su cui è imperniato il portafoglio dei prodotti dell’azienda, che presenta inoltre una seconda area di business nel campo delle apparecchiature per l’industria tessile. Oggi Corghi è il marchio pilota del gruppo industriale Nexion, che impiega oltre 800 addetti nel territorio italiano, con un fatturato consolidato di oltre 150 Milioni di euro (il 6% del quale è investito in ricerca e progettazione), ed è classificata dall’ European Patent Office di Monaco tra i primi cento depositanti italiani di brevetti.

Il Crit: da oltre dieci anni a servizio dell’innovazione

Grazie all’ingresso dei due nuovi soci, Crit vede rafforzato il proprio ruolo di società privata specializzata nell’informazione tecnologica e all’avanguardia nella pratica dell’innovazione collaborativa.

“Il Crit – afferma Roberto Pelosi, Amministratore Delegato della società di Vignola – è una srl di proprietà di un gruppo di imprese internazionali che dispongono di importanti divisioni di R&D nella regione Emilia Romagna. Si tratta di grandi aziende che investono fortemente in ricerca e sviluppo, e che hanno deciso ad un certo punto di creare un soggetto esterno per condividere strumenti di analisi di informazioni tecnico-scientifiche e attivare sinergie di ricerca e trasferimento tecnologico”.

Crit nasce nel 2000, con la sottoscrizione del capitale sociale da parte di 14 imprese industriali. Il soggetto promotore dell’iniziativa è stato Luca Montezemolo, attuale presidente della Ferrari Auto di Maranello, che in quel periodo era presidente dell’Unione degli Industriali di Modena.

Nel corso di questi dieci anni la compagine sociale del Crit si è allargata progressivamente, fino a raggiungere, con l’ingresso di Alstom e Corghi, la quota di 26 imprese. Le due nuove aziende socie si aggiungono infatti a un gruppo già molto prestigioso: Ali – Carpigiani, Beghelli, Caprari, Case New Holland, Cefla Group, Cineca, Datalogic, Ducati Energia, Ferrari, G.D, Gruppo CMS, Gruppo Fabbri, Hydrocontrol, IMA, Italtractor-Titan, Rossi, SACMI, SCM Group, Selcom Group, Sitma, System Group, Technogym, TetraPak e WAM Group.

In una struttura composta da 13 persone più diversi collaboratori esterni, il Crit offre servizi di brokeraggio tecnologico, innovazione collaborativa e sviluppo dell’innovazione.

«Come broker tecnologico – prosegue Pelosi – ricerchiamo quali sono i migliori esperti di tecnologie in giro per il mondo, selezionando i centri di ricerca, le università e le imprese che possono aiutare le nostre aziende. In secondo luogo ci occupiamo dell’organizzazione di incontri, seminari, tavoli di lavoro, ovvero di eventi nei quali le aziende socie possono confrontarsi e trovare soluzioni tecnologiche comuni. Terzo servizio del Crit è quello dello sviluppo dell’innovazione, come, ad esempio, il Club degli Innovatori realizzato per Confindustria Modena».

Nuovi strumenti per l’innovazione: LIAM e VIALAB, i laboratori collaborativi di Crit

Recentemente l’attività di Crit non si è limitata all’offerta si servizi e prodotti per l’innovazione e il trasferimento tecnologico, ma si è concretizzata nella costituzione di laboratori industriali interaziendali.

«La decennale esperienza realizzata dalle nostre aziende all’interno di un contesto collaborativo come il nostro – sostiene Marco Baracchi, Direttore Operativo di Crit – ha fatto progressivamente maturare in loro la volontà di costituire laboratori finalizzati alla soluzione dei problemi specifici dell’industria. Ciò ha portato, per esempio, alla costituzione del LIAM, il laboratorio collaborativo per l’automazione per il packaging che ha iniziato la propria attività il 1° febbraio 2011».

Di LIAM (Laboratorio Industriale Automazione Macchine per il packaging) fanno parte Sitma, Ima, Sacmi, Selcom e Tetra Pak Packaging Solutions. Le prime quattro aziende sono consorziate, mentre Tetra Pak è partner e principale cliente del consorzio. L’obiettivo di questo gruppo di imprese è realizzare un laboratorio industriale di proprietà congiunta, finalizzato alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie, strumenti e attrezzature innovative.

Il LIAM non è però destinato a rimanere l’unico caso di laboratorio collaborativo realizzato dalle aziende del Crit.

«La nostra attenzione- prosegue Baracchi – è da sempre rivolta a cogliere i bisogni di innovazione delle imprese e del territorio. Attualmente, ad esempio, nel settore dell’automazione e della meccatronica, la visione artificiale è la tecnologia che suscita il maggior interesse a livello mondiale. Proprio su tale tecnologia è focalizzato il progetto VIALAB (Laboratorio per la Visione Industriale Applicata), che intende realizzare un laboratorio che agisca come centro di competenza, punto di riferimento regionale ed organo facilitatore per l’impiego della visione artificiale, in primo luogo nel settore industriale. »

Il progetto VIALAB ha l’obiettivo di aggregare le competenze di due aziende leader nello sviluppo di tecnologie di visione artificiale (Gruppo Datalogic e Gruppo System, entrambi soci Crit), e di due gruppi di ricerca della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna (T3Lab e AERTECH-DEIS – Università di Bologna), per lo sviluppo e validazione di nuove tecnologie di visione artificiale destinate alla filiera “automazione e controllo”.

Dal 1 di marzo è operativo a tutti gli effetti anche questo nuovo laboratorio, nato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del bando “Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici” con il quale sono stati finanziati progetti di ricerca per la nascita e la qualificazione di laboratori e attività di ricerca delle imprese delle principali filiere produttive dell’Emilia-Romagna. L’attività di diffusione dei risultati del progetto VIALAB sarà coordinata e gestita da Crit.