In riferimento alla segnalazione del Consigliere Andrea Leoni circa la denuncia di sprechi verificatisi in data 9 maggio, in quanto al IV piano del Policlinico quel giorno i termosifoni e-rano accesi, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena desidera fornire un’immediata risposta che chiarisca l’accaduto e tranquillizzi opinione pubblica e consigliere.
L’operazione di spegnimento del riscaldamento del Policlinico ha avuto luogo (si auspica definitivamente per il 2011) nella settimana dal 18 al 22 aprile. Essendo il Policlinico una struttura di oltre 170.000 mq coperti con un quarto piano (citato nella nota) di oltre 10.000 mq di estensione, non risulta semplice identificare il luogo dove può essersi verificato (per guasto o errore) quanto segnalato.
La Direzione Tecnica presume si faccia riferimento agli Ambulatori Specialistici del quarto piano corpo F ingresso 1 (porzione di 600 mq del quarto piano) poiché solo da questa parte del corpo è pervenuta una richiesta di manutenzione, in data 10 maggio, inerente i termosifoni dei bagni ( complessivi 40 mq, che risultavano caldi). La manutenzione è immediatamente intervenuta constatando:
– fraudolenta asportazione delle valvole termostatiche dei termosifoni dei bagni;
– mancata chiusura della valvola a monte dei termosifoni del reparto.
In data 11 maggio l’intervento era già concluso e tutto era tornato alla normalità. Il problema, dunque, era molto circoscritto, conseguentemente il presunto spreco è stato di entità modesta. Se non fossero state asportate fraudolentemente le valvole termostatiche che riducono (e azzerano quando occorre) la temperatura del radiatore o se ci si fosse resi conto immediatamente del vandalismo il problema, benché limitato, non si sarebbe verificato.
“Il sistema di riscaldamento e climatizzazione del Policlinico è molto vario, composito e complesso – ha spiegato l’Ingegner Alessandro Bertacchi, Direttore del Servizio attività tecniche e patrimoniali –poiché si hanno riscaldamenti a pavimento, riscaldamenti a radiatori (termosifoni ), aree a ventilconvettori (fan coils), a seconda delle necessità, (ad esempio aree che necessitano di climatizzazione continua, come le sale operatorie con contemporanea presenza di “caldo” e di “freddo” sia d’inverno che d’estate). L’operazione di chiusura del riscaldamento, al Policlinico, richiede pertanto oltre un centinaio d’interventi di verifiche e manovre in diversi punti degli impianti e circa quattro/cinque giorni di lavoro per tre idraulici incaricati. L’impianto non è paragonabile a quello di un appartamento, nel quale basta attivare un comando per spegnere tutto”.