Imprese e cittadini Modenesi oppressi dal fisco. Futuro e Libertà vara il pacchetto di misure anti-oppressione fiscale per riequilibrare il rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuenti.

Futuro e Libertà anche a Fiorano Modenese è pronta a raccogliere, durante le giornate del Maggio Fioranese, le firme a sostengo dell’iniziativa nazionale: No Equitalia Day.

Le firme raccolte daranno forza agli emendamenti al decreto omnibus, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati: “se c’è davvero la volontà politica d’intraprendere un piano di alleggerimento degli oneri tributari, è auspicabile – spiega il coordinamento Modenese di Futuro e Libertà – che il Parlamento discuta la proposta di Fli, la adotti o la assuma come base per una riforma condivisa”.

Anche Fiorano è pronta a fare la sua parte in questa battaglia in difesa dei cittadini-contribuenti, e delle imprese, tra le più colpite dalla crisi e dalla pressione fiscale.. “I cittadini – analizza Orlandi Matteo – sono duramente colpiti dall’ oppressione fiscale. Diciamo no ai fermi e ai pignoramenti sulle abitazioni senza preavviso; giusto recuperare soldi dall’evasione colpendo i grandi evasori.

Partiamo Sabato 8 Maggio da Fiorano sostenendo questa iniziativa e proseguiremo anche con i nostri Gazebo in centro a Modena , distribuendo volantini informativi relativi alla azione parlamentare e raccogliendo firme in appoggio al predetto documento”

Fli contesta duramente alcune delle misure contenute nell’emendamento: l’accesso alla contabilità semplificata (oggi permessa alle imprese con ricavi fino a 500mila euro) a tutte le imprese con ricavi non superiori al milione di euro; l’ abolizione delle recenti norme che hanno introdotto l’inaccettabile principio del “solve et repete” (prima paghi e poi contesti); l’ estensione dell’ obbligo per Equitalia, prima di intraprendere un’ azione esecutiva, di notificare un ulteriore atto recante l’ intimazione al pagamento entro 5 giorni anche ai provvedimenti cautelari; Infine, Futuro e Libertà propone una riforma profonda degli studi di settore, con un riordino complessivo della materia sulla base dei seguenti principi: qualificazione degli studi di settore come elementi di selezione per le verifiche fiscali e non come presupposto di accertamento automatico; previsione che, ai fini dell’accertamento, l’ufficio accertatore abbia l’onere di motivare e fornire elementi di prova per avvalorare l’attribuzione al contribuente dei maggiori ricavi o compensi derivanti dall’applicazione degli studi di settore; sostituzione di tutta la normativa in materia con un testo unico.

(Orlandi Matteo, Consigliere Comunale)