Ancora mi si attacca su questioni che non riguardano Pavullo e la sua amministrazione. Rispondo per l’ultima volta, poi su questo tema non dirò più nulla. Sono andata all’inaugurazione della sede della Fiamma Tricolore perché invitata da un partito che sostiene la mia candidatura, come gesto di cortesia. Gli elettori valuteranno col loro voto questa scelta.
Rinnovo il mio no al confronto pubblico: questo appuntamento servirebbe più a dare spettacolo che non a illustrare concetti. Ogni giorno e ogni sera sono in mezzo alla gente, dialogando con le persone per ascoltare i loro problemi. Non mi interessa vedere chi è più bravo a scontrarsi con l’avversario. Contano i fatti, non le parole. Anche questa scelta la sottopongo al giudizio degli elettori. La mia è una posizione chiara e definitiva.
Piuttosto mi chiedo: perché il Sindaco uscente non risponde alle mie domande e preferisce attaccarmi a livello personale? Perché nonostante il Presidente Napolitano abbia raccomandato di non trasformare in polemica elettorale una festa Nazionale, il 25 Aprile Canovi mi ha rivolto pesanti insulti? Come ha potuto abusare del suo ruolo istituzionale?
E’ tempo di finirla. Parliamo invece del perché sui suoi volantini distribuiti per gli incontri sul territorio, Canovi dice che se cambierà il colore della giunta la collaborazione con Regione e Provincia verrà meno. Cos’è, una minaccia?
Vogliamo dire ai cittadini che in questa regione viene prima l’appartenenza politica dell’interesse del territorio? E’ questa la serietà amministrativa della sinistra? Abbandonare i comuni che non si allineano? Questo è totalitarismo: isolare l’avversario, anche amministrativamente. Di questo dovrebbe rispondere Canovi. Ma su questo tace. Forte con i deboli, debole con i forti.
(Fiorella Bernardoni, Candidata Sindaco a Pavullo)