Venerdì 8 aprile dalle ore 11.00 presso l’istituto P. Gobetti di Scandiano il fisico Stefano Marcellini, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sezione di Bologna, che lavora al Cern di Ginevra presenterà “l’acceleratore LHC del Cern di Ginevra- un esperimento per scoprire la struttura della materia”.

Al Cern di Ginevra e’ in funzione l’acceleratore di particelle LHC, che permetterà di studiare la struttura della materia e le sue leggi su scale spaziali estremamente piccole. Verranno presentate, in modo semplice, le caratteristiche di questo tipo di esperimenti e le loro finalità e, più in generale, verrà discussa l’importanza di questo tipo di ricerca per la società. La sua costruzione e’ durata circa 10 anni ed e’ entrato in funzione stabilmente nel 2010.

A questo progetto lavorano migliaia di ricercatori di tutto il mondo con l’intento di scoprire i segreti della materia e le leggi fisiche che la governano. L’Italia é fortemente coinvolta nel progetto, con più di 600 fisici che partecipano agli esperimenti.

Alla costruzione di Lhc hanno contribuito anche industrie italiane che hanno costruito parti di tecnologia molto avanzata.

In questo momento anche i coordinatori dei 4 principali esperimenti di LHC sono italiani.

Il Large Hadron Collider (in italiano: grande collisore di adroni, abbreviato LHC) è acceleratore di particelle, situato presso il CERN di Ginevra.

L’LHC è l’acceleratore di particelle più grande e potente finora realizzato. Può accelerare protoni e ioni pesanti fino al 99,9999991% della velocità della luce e farli successivamente scontrare, raggiungendo attualmente un’energia, nel centro di massa, di 7 teraelettronvolt (si prevede che agli inizi del 2013 tale energia possa arrivare a 14 teraelettronvolt). Simili livelli di energia non erano mai stati raggiunti fino ad ora in laboratorio. E’ costruito all’interno di un tunnel sotterraneo lungo 27 km situato al confine tra la Francia e la Svizzera in una regione compresa tra l’aeroporto di Ginevra e i monti giura, originariamente scavato per realizzare il Large Electron Positron Collide (LEP). Il tunnel si trova a 100 metri di profondità di media.

Il fisico Stefano Marcellini sarà presente anche sabato 14 maggio 2011 ore 21.00 all’interno del teatro dell’oratorio don Milani di Casalgrande, ed affronterà il tema: “Le centrali nucleari in Italia”.

L’energia nucleare, fonte energetica da valutare attentamente sia negli aspetti positivi che negativi. Cercheremo insieme di comprendere il suo funzionamento delle centrali nucleari ed in particolare il processo detto di ‘fissione nucleare’ dando luogo alla famosa ‘reazione a catena nucleare’. Si parlerà infine del problema delle scorie che, al momento, la scienza non è in grado di distruggere o di accelerare il periodo di decadimento della radioattività stessa.

“E’ da lodare”, afferma l’assessore Marco Cassinadri del comune di Casalgrande, “l’impegno costante che l’associazione “Lascia un segno” di Casalgrande, continua a proporre sia dal punto di vista della formazione sul territorio nei confronti di giovani e ragazzi che dal punto di vista della solidarietà internazionale”.