Simpatizzanti socialisti nonché piccoli soci,da anni,della Banca Popolare dell’Emilia Romagna ci hanno recapitato un “giornalino” edito da BPER futura,dove oltre a dare utili indicazioni sul come partecipare all’assemblea del 16 aprile p.v. rinveniamo una serie di critiche all’attuale “board” della Banca.

L’articolo di fondo,firmato da un noto professionista modenese, suggeritore ed organizzatore di una lista di minoranza, motiva la discesa in campo per rompere equilibri interni e di potere che limitano la crescita dell’Istituto.

Abbiamo letto del legittimo appello all’Amministratore Delegato a ridursi il compenso ad € 500 mila annui in luogo di € 1.765.000 liquidati nel 2009 a titolo di compenso “ fisso“ non legato ai risultati,come succede nelle migliori famiglie.

Si fa riferimento, sul foglio sopraccitato,ad una importante esposizione nei confronti degli amministratori pari ad € 477 milioni di euro.

Noi vecchi socialisti che abbiamo da sempre conosciuto la funzione sociale,il radicamento sul territorio della BPER,a dire il vero,siamo sconcertati…..non vogliamo credere alla “ mutazione genetica “

Che dire dei dati relativi alla iscrizione a libro soci al 1° febbraio 2011 di soggetti residenti nella parte geografica denominata “ centro-sud” lievitati dal 8 aprile 2010 ad un più 105 % che quanto meno visti i segnali di aggressione economica di certe zone avrebbe dovuto mettere in allarme il “ board “.

Nell’articolo si fa una attenta analisi deduttiva della situazione con la conclusione che potrebbero stati messi in atto operazioni “guidate“ di disturbo quali una “terza lista“ per perpetuare il potere dell’attuale dirigenza.

Ci siamo andati,anche,a leggere un articolo di un quotidiano locale,comparso recentemente,dove è ospitato il pensiero del “ terzo competitore “,un ex magistrato di stanza a Modena, per anni, che in sintesi motiva la discesa in campo per ragioni affettive “ legame storico famigliare “ attraverso la Banca Popolare dell’Irpinia e fatto più importante,tipico comunque,di ex magistrati, rinnova il concetto di “legalità” e quindi portatore di tale,alto, principio.

Bene ! correttezza e legalità sono assicurati… aspettiamo cosa dicono gli attuali amministratori sulle questioni sollevate sul giornalino e poi ci regoleremo.

Prendiamo atto dell’ afasia politica modenese su una questione,su un centro di potere,su una istituzione centrale per il superamento dell’attuale crisi economica.

Mario Cardone Vice Segretario Provinciale Federazione PSI Modena