Dopo la grande mobilitazione del 13 febbraio il Comitato modenese “Se non ora quando”, rafforzando le motivazioni che già avevano spinto 1 milione di persone in tutta Italia a scendere in piazza, lancia una nuova forma di mobilitazione, quella della “piazza permanentemente convocata”.

“Contro i sistematici attacchi sferrati alle donne (dalle volgarità alle barzellette fino alla compravendita nei palazzi del potere) continueremo a farci sentire in una mobilitazione permanente” promettono le promotrici che invitano ogni comitato (sono più di 250 ) presente sul territorio nazionale a fare altrettanto. L’intenzione è quella di non disperdere le energie e l’indignazione che ci ha messo in marcia – aggiungono le donne – e tenere fermo l’obiettivo del 13 febbraio, ovvero contrastare una cultura machista e umiliante che offende le donne e il paese chiedendo le dimissioni del Presidente del Consiglio che questa cultura incarna”.

Sarà una piazza che si allarga a tutta la provincia e a tutti i luoghi. Tutti coloro che vorranno simbolicamente testimoniare la loro adesione potranno farlo indossando una spilla, un nastro, o attaccando un adesivo all’auto, alla bicicletta, al computer in ufficio, all’agenda del lavoro o alla borsa della spesa.

“Pensiamo che le 5.000 persone in piazza il 13 febbraio potrebbero con questa formula anche raddoppiare (in quanti avrebbero voluto esserci e non ci sono riusciti?)”. Una forma tipica dell’agire multitasking femminile: si sarà in piazza mentre si starà al lavoro, in palestra, a casa, al supermercato.

Per un mese a partire dal’8 aprile il presidio fissa un appuntamento settimanale in via Emilia Centro (Portico del Collegio) per informare cittadini e cittadine sui motivi della mobilitazione, per raccogliere nuove adesioni e distribuire i gadget a chi vuole farsi portavoce della protesta.

Il primo appuntamento è fissato per venerdì 8 aprile dalle 16.30 – 18.30 sotto ai portici del Collegio San Carlo. Si replica i venerdì successivi (15,22,29 aprile).

“Intendiamo nei prossimi mesi insistere anche a livello locale su tre temi di primaria importanza raccogliendo lo stimolo del comitato nazionale: lavoro, maternità e informazione – spiegano le donne – e chiederemo al più presto un incontro con i parlamentari e le parlamentari modenesi per avanzare proposte concrete”.

Resta inoltre urgente per il Comitato puntare sulla rappresentanza di genere e farsi promotore di un percorso culturale che garantisca una presenza più consistente all’interno della classe dirigente, nei partiti, nei cda delle aziende, ai vertici delle istituzioni culturali e dei media.

Per nuove adesioni mandare una mail a senonoraquandomodena@gmail.com. Per ulteriori informazioni www.senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com