Il gruppo di lavoro istituito dalla Regione con il compito di valutare e verificare l’attività endovascolare extracardiaca praticata nell’Unità operativa di emodinamica e interventistica cardiovascolare del Policlinico di Modena ha terminato i suoi lavori e consegnato la relazione conclusiva all’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti.
“Il gruppo di lavoro ci ha consegnato la relazione relativa alle condizioni clinico-organizzative entro le quali opera l’Unità di emodinamica e interventistica cardiovascolare. Ne abbiamo considerato le criticità evidenziate e, nell’ambito delle nostre competenze – ha detto l’assessore Lusenti – abbiamo chiesto alla direzione generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena interventi organizzativi immediati per assicurare l’adozione delle raccomandazioni regionali sulla documentazione clinica e sulla rilevazione delle attività assistenziali e dei loro esiti, e per garantire il necessario approccio multidisciplinare agli specifici processi assistenziali, inclusi i professionisti dell’Azienda Usl e di Hesperia Hospital”.
L’istituzione del gruppo di verifica, da parte dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale su richiesta della Direzione generale sanità e politiche sociali, è avvenuta a seguito di una istanza presentata dalla sezione modenese dell’associazione Amici del cuore, che chiedeva di verificare l’operato dell’Unità operativa di emodinamica e interventistica cardiovascolare del Policlinico modenese avanzando l’ipotesi che in quella Unità si stesse realizzando un mutamento d’indirizzo a causa della effettuazione di procedure di emodinamica interventistica per patologie non solo cardiologiche ma di evidente pertinenza della chirurgia vascolare.
Il percorso di verifica si è articolato nella valutazione dell’attività dell’Unità operativa di emodinamica e interventistica cardiovascolare attraverso l’analisi di un campione di 51 cartelle cliniche, della documentazione video relativa alle procedure diagnostico-terapeutiche eseguite, e attraverso incontri con i professionisti del Policlinico.
Nei casi esaminati sono stati verificati l’appropriatezza delle indicazioni agli interventi sanitari extracardiaci e cardiaci di particolare complessità, la corretta esecuzione delle procedure in esame, la completezza della documentazione clinica e la condivisione multidisciplinare del percorso assistenziale, aspetto quest’ultimo particolarmente importante nei casi in cui si utilizzano procedure di recente introduzione nella pratica clinica.
Nella relazione conclusiva vengono evidenziate alcune criticità che riguardano la documentazione clinica e il consenso informato, inadeguati o carenti; l’esecuzione di procedure interventistiche endovascolari extracardiache senza il coinvolgimento di chirurghi vascolari e di radiologi interventisti e senza evidenze di approccio anche consultivo multidisciplinare; le indicazioni alle procedure extracardiache non aderenti a quanto raccomandato in letteratura e con un approccio terapeutico eccessivamente intensivo; l’esecuzione di procedure cardiache interventistiche non coronariche senza una documentata valutazione cardiochirurgica preliminare.
La gran parte dei problemi evidenziati risulta ascrivibile alla mancanza di un contesto clinico e organizzativo multidisciplinare per la valutazione delle indicazioni e dell’esecuzione di interventi complessi, extracardiaci e cardiaci.
L’assessore Lusenti ha già trasmesso le prescrizioni regionali alla direzione generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.
In particolare, considerata la delicatezza degli aspetti critici evidenziati dalla relazione, alla direzione generale viene chiesto di adottare con urgenza provvedimenti organizzativi per l’immediata implementazione delle direttive regionali riguardanti la documentazione clinica e la rilevazione delle attività e degli esiti assistenziali. Viene chiesto inoltre di adottare con urgenza protocolli diagnostico-terapeutici condivisi con la Chirurgia vascolare dell’Azienda Usl per quanto attiene le attività extracardiache e con la Cardiochirurgia di Hesperia Hospital per quanto riguarda le attività cardiache coronariche e non coronariche in cui sia opportuno considerare l’opzione chirurgica in alternativa alla procedura emodinamica.
Nella nota, l’assessore Lusenti chiede poi alla direzione generale del Policlinico di valutare se i fatti rispetto ai quali la relazione individua elementi di criticità determinino eventuali responsabilità a carico delle strutture aziendali interessate dalla verifica.
Il gruppo regionale continuerà, secondo il mandato ricevuto, le sue ricognizioni negli altri Centri di emodinamica pubblici e privati della regione.